“A tutt’oggi e alla luce dei fatti l’impegno del sistema creditizio, più volte annunciato in sede istituzionale, per la Richard Ginori si è arrestato”, rende noto Bernardo Marasco Segretario della Filctem Cgil di Firenze “I motivi di questa assenza di risposta del sistema creditizio non sono al momento chiari. In questo contesto possiamo solo ipotizzare interessi sul terreno o sulla proprietà dell’azienda”, commenta Mauro Fuso Segretario Generale della Cgil di Firenze. Come più volte denunciato, tutto ciò potrebbe determinare con sempre maggior probabilità la cessazione dell’attività produttiva e la messa in liquidazione dell’azienda. “In questo quadro negativo la Cgil richiede alla Richard Ginori il rispetto degli obblighi e, primo fra tutti, il pagamento degli stipendi dei lavoratori.
Qualora le nostre preoccupazioni sull’assetto societario venissero confermate, l’azione del sindacato tutto e della Cgil in particolare dovrà verificare la credibilità degli azionisti attuali o nuovi e del necessario piano industriale”, proseguono Marasco e Fuso. Il futuro dello stabilimento di Sesto Fiorentino, i suoi livelli occupazionali, le eccellenze che lo caratterizzano, richiedono in questa vicenda un impegno straordinario affinché si arrivi ad una soluzione positiva. “A questo scopo continua la mobilitazione del sindacato di fronte ai cancelli dello stabilimento dal prossimo Lunedì 9 Gennaio con un presidio in cui ogni giorno dalle ore 17 30 incontreremo la cittadinanza, le istituzioni e le forze politiche”, conclude Bernardo Marasco.