Aiutare la Lunigiana a riprendersi la cultura! È per questo che la Fondazione Toscana Spettacolo e la Regione Toscana hanno mobilitato tanti artisti proponendo TOSCANA PER LA TOSCANA, evento che avrà luogo il prossimo martedì 20 dicembre alle 21 al Teatro Verdi di Firenze e che vedrà coinvolti attori, danzatori, musicisti quali Alessandro Benvenuti, Leo Brizzi Quartet, Maria Cassi, Roberto Castello, Raffaella Giordano, Alessia Innocenti, Sandro Lombardi, Anna Meacci, Daniela Morozzi, Francesco Niccolini, Lucia Poli, David Riondino, Sergio Staino, Pamela Villoresi.
Tutti insieme per interpretare La guerra grande dell’Arno, testo emotivamente evocativo sulla alluvione del 1966, che Francesco Niccolini, impegnato autore di teatro civile, scrisse per il quarantennale della piena dell’Arno. Queste parole costruiranno la suggestiva partitura sulla quale si svolgerà la polifonia dei tanti artisti toscani presenti, ai quali si affiancherà per l’occasione anche Silvio Orlando. Tutti, dalla sede del teatro agli artisti, presteranno la propria opera gratuitamente e daranno un forte segnale della generosità di questa terra. Tutti - dalla sede del teatro agli artisti - presteranno la propria opera gratuitamente dando così un forte segnale della generosità che la Toscana sa esprimere. La stessa generosità che è chiesta agli spettatori, i quali potranno dimostrarla acquistando il biglietto per la serata a 20 euro, che possono diventare 40 euro con l’acquisto anche della maglietta con il disegno di Sergio Staino e generosamente prodotte da Giunti Editore.
L’incasso sarà interamente devoluto al recupero del patrimonio librario - andato distrutto nell’alluvione dello scorso 25 ottobre - della Biblioteca di Aulla, città con secoli di storia alle spalle e tappa nevralgica della Via Francigena. Con questa serata FTS e Regione desiderano, insieme agli artisti e al pubblico che parteciperà, riaffermare il sostegno alla cultura, sia essa teatrale o letteraria: perché un territorio senza teatro e senza libri è un territorio senza vita, senza memoria quindi senza futuro.