Entro la fine del 2012 si concluderanno gli adempimenti preliminari, le richieste di autorizzazioni e pareri, l’attività negoziale e la presentazione dei progetto. Poi inizieranno i lavori veri e propri ed entro il 2015 il Porto di Livorno (dalla Darsena Toscana) avrà nuovi arredi ferroviari e un collegamento ferroviario diretto con la linea Roma-Genova (lato Pisa). Il presidente della Toscana Enrico Rossi e l’Amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Michele Mario Elia, alla presenza dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, hanno sottoscritto oggi insieme al presidente dell’Autorità portuale di Livorno Giuliano Gallanti, l’assessore alle opere pubbliche di Livorno Bruno Picchi ed al presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà un protocollo d’intesa che aggiorna accordi presi nel novembre 2008 e conferma le risorse destinate all’intervento dettando tempi certi per la realizzazione dell’opera. Il documento stabilisce un dettagliato cronoprogramma e vincola le risorse regionali al rispetto rigoroso dei tempi prefissati.
Si stabilisce anche che in caso di ritardi che rendano incompatibili i tempi di realizzazione con quelli di rendicontazione dei fondi POR-FESR, i 33 milioni di euro della Regione saranno destinati ad altre opere. Entro marzo 2012 sarà verificato lo stato di attuazione degli interventi per avere la certezza del rispetto dei tempi dettati dal cronoprogramma. Il potenziamento delle strutture ferroviarie della Darsena e dei collegamenti tra il principale porto toscano e la linea ferroviaria Roma-Genova era atteso dal 2008, da quando Regione Toscana, Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Ferrovie dello Stato firmarono un protocollo d’intesa in cui la Toscana si impegnava a destinare a quest’opera 33 milioni di fondi europei POR-FESR ed il Ministero le dedicava 7 milioni di euro di risorse statali. Il Governo ha stanziato queste risorse con DM n.1066 in data 23 dicembre 2010 (registrato alla Corte dei Conti in data 4 febbraio 2011), nell’ambito del programma di interventi per il potenziamento dei collegamenti tra i porti e la rete ferroviaria.
Rete ferroviaria italiana ha avviato la progettazione, nel corso della quale sono emerse alcune criticità collegate alla bonifica di aree comprese nel SIN del porto di Livorno. Per risolvere questi problemi sono stati individuati alcuni interventi specifici (ad esempio il consolidamento della vasca di colmata, a carico dell’Autorità portuale di Livorno), considerati come propedeutici e preliminari all’avvio dei lavori per il potenziamento dei collegamenti ferroviari. “Noi – ha detto Rossi – crediamo fortemente nelle potenzialità di sviluppo del porto.
Su un investimento complessivo di 40 milioni la Regione ne metterà 33 per collegare la darsena Toscana con la linea ferroviaria tirrenica (la Roma-Genova) e quindi Pisa e, da qui, il nodo di Firenze. Questo consentirà di movimentare le merci in arrivo al porto direttamente su vagoni ferroviari che potranno rapidamente essere immessi verso le destinazioni del Nord Italia e del centro Europa. Si potrà quindi rafforzare il ruolo di Livorno come porto del Mediterraneo”. Da Regione e Rfi 44 milioni per il potenziamento del tratto Pistoia-Montecatini Quasi 44 milioni di euro saranno destinati al potenziamento della linea ferroviaria Pistoia-Lucca ed in particolare per il miglioramento strutturale e tecnologico nel tratto Pistoia-Montecatini Terme.
Questo il frutto del protocollo d’intesa firmato oggi dal presidente della Regione Enrico Rossi e dall’Amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia, alla presenza dell’Amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. In base all’accordo la Regione Toscana destinerà 35 milioni di euro ad un primo stralcio di lavori propedeutici al raddoppio del tratto Pistoia-Montecatini Terme, mentre RFI metterà 8,8 milioni per modernizzare i sistemi di controllo. I lavori che verranno realizzati sono: gli interventi di adeguamento tecnologico della tratta Pistoia-Montecatini terme, già predisposti per la configurazione definitiva della linea, con nuovo sistema di controllo nelle stazioni di Pistoia, Serravalle e Montecatini che renderà più moderno ed efficace il sistema di gestione della circolazione; opere sostitutive di passaggi a livello inclusi nel progetto per il futuro raddoppio della tratta nonché in Comune di Montecatini Terme; modifiche ai binari della stazione di Montecatini Terme e prolungamento del sottopassaggio usato dai viaggiatori; miglioramento dell’accessibilità delle stazioni a maggiore frequentazione della linea Pistoia-Lucca. La linea Pistoia-Lucca attende da tempo il raddoppio della tratta Pistoia- Montecatini Terme, intervento che la Regione Toscana ha inserito tra quelli strategici per lo sviluppo dell’intero sistema della competitività toscana e per il quale aveva destinato già dal 17 novembre 2008 ben 70 milioni di fondi POR-Fesr.
A questo contributo regionale, in base allo stesso accordo il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe dovuto sommare 46 milioni di fondi statali, che però non sono mai stati assicurati. I tempi per la realizzazione dell’opera si sono dilatati così tanto che la Toscana è stata costretta a riprogrammare le risorse europee (per incompatibilità tra la tempistica necessaria e quella prevista per la rendicontazione POR-Fesr 207-2013). Ma la Regione ha confermato la strategicità dell’opera e la necessità di realizzarla in tempi brevi.
Una volontà ribadita anche nei mesi scorsi, con l’inserimento del raddoppio della tratta Pistoia-Montecatini tra le opere prioritarie per la Toscana elencate nell’aggiornamento dell’Intesa Stato-Regione firmato lo scorso 16 giugno dal presidente della Regione Rossi e dal presidente del Consiglio dei Ministri Berlusconi. In attesa della disponibilità di risorse adeguate a completare il raddoppio della linea, Regione e Ferrovie dello Stato hanno comunque deciso di procedere con questo primo stralcio di lavori, utili a potenziare la struttura attuale e propedeutici al futuro raddoppio (secondo stralcio).