Danijel Zèzèlj è un artista tra i più innovativi nel panorama internazionale. Fresco del successo ottenuto al Brooklyn Babylon di New York, club prestigioso della Grande Mela, Zèzèlj torna a Montepulciano, sua terra di adozione, con un progetto visionario. Venerdì 2 dicembre, ore 22.00, s’incontrano sul palco degli Ex Macelli la pittura live, il jazz, i video e il teatro delle miniature. Una coproduzione di Mattatoio N. 5 e il Gardner Museum di Boston. “El Corazon” è il titolo di una performance multimediale che costruisce un nuovo linguaggio narrativo.
Sono 6 le storie divise in 7 capitoli, ispirate al Cuore come emblema centrale della condizione umana. Esplorando l’equilibrio tra l’amore, la perdita e la necessità di sopravvivere rimanendo uniti, “El Corazon” racconta di due amanti separati, di un sopravvissuto alla prigioni, di una vedova e di un senza tetto. Le vicende di questi personaggi si uniscono in un ciclo narrativo completo che si presta a diversi piani di lettura. Le storie sono raccontate dalle voci fuori campo, ma la curiosità sta nelle messe in scena microscopiche fatte di miniature umane che vengono riprese e proiettate in diretta sull’enorme schermo del palcoscenico. La colonna sonora, eseguita live, è composta e arrangiata appositamente per ogni capitolo del racconto.
A completare la narrazione, una serie di sette dipinti dal vivo, che gradualmente evolvono dall’astratto al figurativo. Un’esperienza visiva senza precedenti che porta a Montepulciano le suggestioni più avanzate della creatività occidentale. “El Corazon” è una creazione firmata dall’estro di Danijel Zèzèlj, dal dinamismo musicale di Jessica Lurie e da Marco Molinelli che si è ormai affermato tra i video artisti più apprezzati d’Italia. Un progetto reso possibile dal generoso sostegno di Isabella Stewart dell’autorevole Gardner Museum di Boston. Ma a Montepulciano, la serata di venerdì si apre all’Accademia Europea della musica di Palazzo Ricci che ospita quest'anno sei musicisti in residenza.
“Five or six bones” è un viaggio nella musica di Steve Lacy, nome di culto nel jazz del secolo scorso. Si tratta di un sestetto che si confronta con le composizioni del sassofonista americano, cercando di scoprire percorsi sempre nuovi per attraversare, vivere e far rivivere i ritmi sempre originali. Con una formazione dall'organico strumentale, il gruppo riunisce forti personalità del jazz di ricerca e della musica improvvisata e si caratterizza per un uso lucido e trasparente dell'improvvisazione collettiva.