I familiari e i lavoratori della RSA e del Centro diurno Alzheimer, insieme alle associazioni firmatarie, esprime profonda preoccupazione per lo stato di malessere generato nei lavoratori, nei familiari e negli ospiti , dal rincorrersi di voci relative alla chiusura il prossimo 14 novembre, di un reparto delle Civette. Risulta infatti che durante l’assemblea sindacale indetta da CGIL e CISL del 31 ottobre sia stata annunciata tale data ai lavoratori presenti,insieme alla irrevocabile decisione della ASL di procedere alla chiusura. E’ evidente che tale notizia,peraltro al momento non supportata da comunicazioni della ASL o della Cooperativa Quadrifoglio, che gestisce la struttura, è diventata in questi giorni oggetto di continua discussione e allarme da parte dei lavoratori,preoccupati anche rispetto al posto di lavoro e all’eventuale ricollocamento.
Né si può tacere di quanta angoscia venga indotta da questa notizia tra i pazienti ospiti che non vogliono assolutamente perdere una struttura che considerano ormai come la loro casa. Questa modalità contrasta per altro con le comunicazioni della ASL che,dopo le mobilitazioni attuate dai familiari e dai lavoratori, ha sempre dichiarato di voler intraprendere un percorso condiviso con i familiari, come peraltro imposto dalla legge regionale, senza trasferimenti forzati, mentre la chiusura di un reparto si configurerebbe più come deportazione degli ospiti che come percorso condiviso. Nella stessa assemblea sindacale sono state fatte dichiarazioni anche rispetto all’intenzione della ASL di mantenere e forse ampliare il Centro diurno Alzheimer, anch’esse al momento non supportate da alcuna comunicazione ufficiale della ASL: Mentre sottolineiamo che manca qualsiasi comunicazione ufficiale, scritta, delle notizie circolanti verbalmente, chiediamo con urgenza alla Cooperativa Quadrifoglio e alla ASL, a tutela del benessere e della tranquillità degli ospiti e dei lavoratori , di smentire le voci, che generano insicurezza e ansia e di confermare ,qualora sia vera,l’intenzione del mantenimento del Centro diurno Alzheimer. Chiediamo ancora con forza alla ASL di recedere dall’ipotesi di chiusura delle Civette, tanto più che risulta in città una notevole lista di attesa di cittadini che aspettano di entrare in RSA, il che rende incomprensibile e sbagliata la perdita di 60 posti letto nel territorio fiorentino.