Le due proposte di legge per regionale per favorire la competitività delle imprese toscane e per i tirocini saranno all’ordine del giorno della prossima giunta. L’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha presentato oggi le due proposte al tavolo di concentrazione generale con parti sociali e istituzioni per gli ultimi approfondimenti prima dell’approvazione e la trasmissione in consiglio, dove si conta di approvarle entro l’anno in concomitanza con la legge di bilancio.
Una corsia preferenziale quindi, per due provvedimenti che, come ha ricordato l”assessore Simoncini, hanno come obiettivi quello del rilancio del sistema economico toscano e del rafforzamento qualitativo e quantitativo dell’occupazione, in particolare di quella giovanile, anche mettendo un freno all’uso improprio di uno strumento come i tirocini. La proposta di legge rende organica la normativa già operativa da giugno a seguito delle delibere approvate dalla giunta, a partire da quella che ha varato la Carta di tirocini di qualità.
Fra le proposte più importanti quella di rendere obbligatoria la retribuzione. Dal tavolo di concertazione è venuto un via libera alla proposta di legge sulla competitività. “La proposta di legge sulla competitività delle imprese – ha spiegato l’assessore – intende ribadire la centralità del sistema delle imprese per la crescita dell’economia toscana, dando risposta alle sollecitazioni del mondo produttivo. Fra gli interventi normati dalla nuova legge anche una nuova forma di sostegno, che prevede la possibilità di utilizzare forme di fiscalità regionale, come ad esempio la riduzione dell’Irap per le imprese che investono in innovazione”.
Il testo fissa alcuni punti chiave dell’esercizio dell’attività imprenditoriale, con un particolare riguardo alla semplificazione e alla sburocratizzazione delle procedure cui le piccole e medie imprese toscane devono sottostare per accedere ai finanziamenti. La legge ricondurrà ad una disciplina unitaria gli incentivi, riunirà le fonti di finanziamento in un Fondo unico, individuando anche un Fondo per la reindustrializzazione per sostenere gli investimenti da fuori regione, incoraggiare la crescita produttiva e occupazionale delle imprese già insediate nella regione e i programmi di reindustrializzazione di aree di crisi”. Fra gli interventi normati dalla nuova legge anche il sostegno all’innovazione, alla ricerca e alla crescita dimensionale delle imprese, con il sostegno al contratto di rete.
Si privilegia, inoltre, il recupero delle aree industriali per la realizzazione di infrastrutture, parchi urbani, parchi tecnologici. Un’operazione di razionalizzazione viene infine fatta anche nel settore dell’attività di monitoraggio e ricerca: la legge proporrà un Osservatorio sull’impresa, che riassorbirà quelli già esistenti sull’artigianato e sulla cooperazione e dovrà approfondire la conoscenza del tessuto imprenditoriale e promuovere studi e ricerche.