S'inaugura mercoledì 9 novembre alle ore 17.30 nella cornice di Villa Petraia a Castello, Firenze (ingresso da via della Petraia, 40) la mostra Le passioni del re. Paesi, cavalli e altro a Firenze al tempo dei Savoia, a cura di Mirella Branca e Annarita Caputo. Dopo i saluti della soprintendente al Polo Museale Cristina Acidini e della direttrice della Villa Medicea della Petraia Alessandra Griffo, si terranno il vernissage e la visita dell'esposizione, seguiti da un concerto a cura del Conservatorio Luigi Cherubini (ore 18.30). La mostra, che si pone nell'ambito del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, indaga il rapporto avuto da Vittorio Emanuele II con Firenze tra il 1861 e il 1871 attraverso una accurata scelta di dipinti, fotografie, disegni, arredi e oggetti d'uso.
L'assetto sabaudo della Petraia, abitata da Rosa Vercellana, contessa di Mirafiore, ricordata come la "Bella Rosina" e solo dal 1869 moglie morganatica del re (non le furono riconosciuti i diritti e i titoli di regina), è il punto di partenza per mettere a fuoco aspetti privati e passioni della vita di Vittorio Emanuele II re d'Italia. Col supporto di un'accurata ricerca documentaria e prendendo l'avvio dall'Esposizione Italiana Agraria, Industriale ed Artistica di Firenze (1861) è stata tracciata una microstoria utile per ricreare l'ambiente in cui hanno luogo i grandi cambiamenti politici e sociali dell'Italia appena unita, con particolare attenzione agli anni di Firenze capitale.
Si illustrano le scelte del re riguardo alla pittura di paesaggio, alle porcellane Ginori, agli arredi scelti per le sue residenze, secondo un gusto confortevole proprio degli ambienti alto borghesi, più che della tradizione di corte. Si documentano inoltre gli importanti interventi architettonici di epoca sabauda avvenuti nel complesso delle Scuderie Reali di Porta Romana e nell'ardita copertura in ferro e vetro del cortile della Petraia, trasformato in salone da ballo per la festa di fidanzamento di Emanuele di Mirafiore, figlio del re e della Bella Rosina, con Blanche de Larderel. L'esposizione, promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze con il contributo di Illum Srl, associatasi all'iniziativa nei 40 anni dalla sua fondazione, sarà visitabile fino al 10 febbraio 2012 a ingresso libero dal lunedì alla domenica con orario 8.15-16.30 (chiusura secondo e terzo lunedì del mese, Natale e Capodanno).
Per informazioni tel. 055 452691.