Dopo il concerto anteprima del chitarrista Maurizio Brunod, sabato 5 novembre parte ufficialmente la XVIIIa edizione della rassegna del burattino più musicale d'Italia. Prediligendo innovazione, dinamismo e contemporaneità, Associazione Vie Nuove presenta anche quest'anno, fino alla prossima primavera, un cartellone di eventi prestigiosi, come da tradizione ogni sabato sera, con un ingresso allargato davvero a tutte le tasche, 10 euro il biglietto intero e una particolare riduzione studenti a 7 euro, rigorosamente riservato ai soci Arci-Uisp.
Ass. Vie Nuove - v.le Giannotti, 13 Firenze / tel 055 683388 info@pinocchiojazz.it ingresso riservato ai soci arci, concerti ore 22. biglietto standard 10 euro (rid. studenti 7) eventi speciali 15 euro (rid studenti 10 euro). Sabato 5 Novembre , un sestetto di stelle, fortemente voluto dal leader, il batterista Stefano Rapicavoli, porterà a battesimo la rassegna con il progetto Silverville, omaggio ad Horace Silver. Classe 1928, icona vivente della storia della musica e figura di riferimento per la nascita dell'hard bop, Silver ha scritto alcune delle più memorabili pagine della storia del jazz (celebri le sue incisioni per la Blue Note) fondendo magistralmente il funky, il gospel con le sue preziose origini irlandesi e capoverdiane.
Tornare insieme alle radici per scoprire stimoli sempre nuovi e fondere la lingua pulsante del jazz con la dimensione musicale dell'oggi è senza dubbio il punto di forza di questa straordinaria formazione guidata dal batterista fiorentino Rapicavoli (nella quale spiccano il trombone di Tony Cattano, il pianoforte di Puglisi e la tromba di Giovanni Falzone ). A completare questo davvero entusiasmante gruppo, il contrabbasso di Lello Pareti e la marimba di Saverio Tasca. Per la cronaca, la rassegna del Pinocchio nasce, ormai quasi vent'anni fa, come vetrina quasi esclusivamente del made in Italy ed una particolare predilezione nel proporre i nuovi meritevoli nomi della scena nazionale, spesso in forma totalmente inedita, che avessero ottenuto particolari riconoscimenti da parte di critica e pubblico.
In quest'ottica vanno ovviamente inquadrate le presenze, anche all'interno del cartellone di quest'anno, di gruppi come i Quintorigo, che nell'ottobre del 2011, hanno ottenuto il premio PIMI per la musica indipendente italiana (che suoneranno sab 19 nov); quella del pianista Fabio Giachino, vincitore all'ultima edizione del premio Massimo Urbani (che suonerà al pinocchio sab 10 dic); oppure quella di un'altro pianista, quella del palermitano Salvatore Bonafede, apprezzato all'estero come uno dei migliori talenti italiani, ma che per la solita logica del "nemo profeta in patria" è ancora per la piazza fiorentina un nome praticamente inedito e che presenterà in anteprima il suo "Sicilian Opening" (sab 3 dicembre). Questa particolare attenzione per i progetti di casa nostra non ha impedito però che negli anni Pinocchio aprisse il proprio palco anche ad importanti artisti internazionali come Kenny Werner, Louis Sclavis, Tim Berne, Chris Speed, Erik Friedlander, Paul McCandless, New York String Trio, Ben Allison e molti altri ed è per questa piacevole abitudine che anche per la XVIIIa edizione Pinocchio, sabato 12 novembre, in quella che sarà una serata speciale nella storia di questa rassegna, ospiterà il musicista newyorkese Don Byron, senza dubbio il più apprezzato clarinettista nelle platee di tutto il mondo, che presenterà in esclusiva il suo nuovo quartetto, con Ed Simon al piano, e una ritmica che si muove sulle frequenze del mito, come quella firmata da Cameron Brown al contrabbasso e John Betsch alla batteria, che molti ricorderanno, tra gli altri, al fianco di Steve Lacy. Sabato 19 novembre un altro appuntamento di punta con il gruppo dei Quintorigo, senza dubbio una tra le realtà più stimolanti e dinamiche del nostro panorama musicale, recentemente trionfatori al PIMI 2011, premio italiano per la musica indipendente, che presenteranno la loro personale e moderna rilettura della musica di Charles Mingus (scomparso nel 1979), dove suoni e generi vengono shakerati a piacimento, per una travolgente esperienza dove le parole si mescolano ad una musica con un sound riconoscibile e unico nel suo genere. Sabato 26 novembre, infine, a chiusura del primo mese di programmazione, il trombettista Marco Tamburini presenta in anteprima il suo "Contemporaneo immaginario", progetto nel quale il suo trio elettrico (Three Lower Colours) incontra le affascinanti e fantasiose sonorità di un quartetto d'archi, quelle del Vertere String Quartet, fondendosi in un emozionante settetto che farà esplorare territori inediti e inesplorati. Sabato 17 dicembre, a chiusura della prima parte del cartellone, il quintetto europeo del sassofonista olandese Paul Van Kemenade, che ospiterà personaggi del calibro di Ray Anderson e Han Bennink.