Un gioco interattivo e un fumetto per iPad che lanciano una nuova modalità di fruizione culturale. Realizzati in occasione della mostra Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità a Palazzo Strozzi a Firenze, il videogame "Segui i tuoi fiorini" e il fumetto interattivo “Aleametron - Il mistero del cambio” saranno presentati in occasione della prossima edizione di Lucca Comics, lunedì 31 ottobre 2011, alle ore 12,00 presso lo spazio showcase del Padiglione Editori in Piazza Napoleone.
I visitatori di Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità, la prima rassegna sull’invenzione del sistema bancario moderno, potranno improvvisarsi veri e propri “mercanti-banchieri” mettendo alla prova la propria abilità di investitori e di matematici. Accanto a capolavori di importanti artisti del Rinascimento quali Botticelli, Beato Angelico, Piero del Pollaiolo, i Della Robbia, Lorenzo di Credi, esposti dal 17 settembre 2011 al 22 gennaio 2012, Palazzo Strozzi ha sviluppato una speciale attività che permette al visitatore di testare le proprie capacità trasformandole in “profitto”. “Segui i tuoi fiorini” “Segui i tuoi fiorini” è un gioco interattivo all’interno della mostra: i visitatori attraverso il codice a barre presente su ogni biglietto d’ingresso alla mostra possono vestire i panni di un mercante-banchiere della Firenze del Quattrocento, investire virtualmente 1000 fiorini e seguirne l’andamento durante la visita sugli speciali terminali touch screen istallati lungo il percorso espositivo.
Vince chi riesce a guadagnare almeno il 5% del capitale di partenza. Ideato e scritto appositamente per la mostra dal co-curatore Tim Parks, illustrato dal noto disegnatore di graphic novel Giuseppe Palumbo e realizzato con la collaborazione di OndeComunicazione e Netribe, questo entusiasmante gioco interattivo offre la possibilità a ogni visitatore di sperimentare le operazioni e i pericoli affrontati dai primi banchieri moderni ma anche i possibili guadagni. «Il problema» racconta Tim Parks, curatore della mostra insieme a Ludovica Sebregondi e ideatore del gioco interattivo «era spiegare come si facevano i soldi.
I banchieri del XIV e del XV secolo erano condannati sia dalla Chiesa che dallo Stato per la pratica dell’usura, ovvero il prestare denaro con un interesse. Ma come facevano i banchieri se non potevano prestare i soldi? E quale’è lo scopo di prestare soldi senza avere un ritorno? La risposta a questo enigma sta nei commerci internazionali, nelle valute straniere e nei tassi di cambio. Si trattava di operazioni difficili e ingegnose, che spesso insinuavano nei banchieri stessi il dubbio di aver commesso o meno il peccato di usura.
Di qui la volontà di fare offerte penitenziali alla Chiesa, spesso sotto forma di opere d’arte oppure di opere di bene. Abbiamo deciso che il solo modo in cui i visitatori potessero capire tutte queste dinamiche, entrando nella mentalità di quei banchieri che commissionarono le opere esposte, fosse quello di coinvolgerli in prima persona attraverso un esperimento che li mettesse alla prova ma che allo stesso tempo permettesse di cogliere sia l’ambiguità dell’attività del banchiere ma anche quella tensione, tipica del Rinascimento, tra avidità e penitenza che spesso trovava la sua risoluzione nell’arte». “Aleametron - Il mistero del cambio” Accanto al gioco interattivo la mostra propone il primo fumetto interattivo per iPad prodotto da un museo, anch’esso illustrato da Giuseppe Palumbo, che offre ai visitatori la possibilità di portare a casa una parte della mostra. «Già da qualche anno», racconta Giuseppe Palumbo «ma non c'è giorno che passi che non se ne scoprano nuove declinazioni, osserviamo come le forme culturali si stiano integrando fra loro: un libro per promuoversi deve usare la rete, un film diventa un videogioco e viceversa.
Un fumetto può trasformarsi in un film, o un videogioco, o un gioco per telefonino. Henry Jenkins, nel suo noto libro del 2006, Cultura Convergente (Apogeo, 2007), traccia il profilo di questa tendenza in piena espansione». James Bradburne, Direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, da alcuni anni, è forse l'unico dirigente di una istituzione italiana di tipo espositivo a realizzare nuove strategie di comunicazione per i suoi percorsi espositivi: fumetti e giochi on-line, percorsi interattivi, percorsi per i più piccoli fino alla recente riscoperta del giapponese kamishibai, antica forma di racconto per immagini, vicina ai nostri cantastorie.
Già nel 2008, in occasione di una mostra a Palazzo Strozzi era nato il fumetto di Giuseppe Palumbo, edito da Comma22, "EternArtemisia", così in occasione di Denaro e Bellezza, tuttora in corso, è nato il gioco "Segui i tuoi fiorini", il kamishibai "Il salto del fiorino" e "Aleametron - Il mistero del cambio", primo fumetto per iPad pensato e prodotto da e per Palazzo Strozzi, con la complicità di OndeComunicazione e Netribe, scritto e disegnato da Giuseppe Palumbo. In 40 pagine sfogliabili secondo le modalità di lettura tipiche del motion comic, evoluzione elettronica del fumetto, "Aleametron" cala i suoi lettori nell'atmosfera densa di intrigo e mistero, di denaro e bellezza, tipica del Rinascimento italiano.
In più, nella logica del fumetto transmediale, personaggi di EternArtemisia troveranno spazio all'interno di "Aleametron", nell'intento di porre le basi di un franchising narrativo e immaginativo marcato Strozzi (alla stregua di operazioni in più grande stile come Matrix o Pirati dei Caraibi). Conclude James Bradburne Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi «A Palazzo Strozzi il visitatore non è passivo! È attivo e anche interattivo! L’interazione è il cuore dell’approccio Palazzo Strozzi.
Entrambe le mostre attualmente in corso, Denaro e Bellezza e Declining Democracy alla Strozzina sono profondamente interattive. Con il gioco interattivo “Segui i tuoi fiorini” tutti i visitatori della mostra Denaro e Bellezza, accanto al percorso storico, potranno sperimentare i rischi e i guadagni dei banchieri del Rinascimento, mentre Declining Democracy invita il visitatore a esplorare la politica internazionale attraverso opere contemporanee interattive e addirittura a dare il proprio voto sull’esperienza della mostra stessa.
Un modo per affermare e diffondere la ricchezza dell’interattività, intesa allo stesso tempo come arte (sia pure di natura digitale), cultura, tecnologia e comunicazione».