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L’after market per trenta milioni di auto

CNA annuncia un progetto per mettere in rete gli autoriparatori e chiede un cambiamento delle norme sull’indennizzo diretto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2011 18:35

Il mercato delle autoriparazioni non risente della crisi (è anticiclico), ha indici di spesa stabili perché i costi degli interventi non subiscono aumenti marcati a differenza delle assicurazioni, e si rivolge a un mercato nazionale costituito da trenta milioni di auto private che vengono portate in officina mediamente due volte l’anno (sessanta milioni di ingressi) anche se l’Italia dispone di un parco circolante fra i più giovani d’Europa perché l’età media delle nostre vetture è di circa otto anni e mezzo. Si è basato su questi elementi l’intervento svolto da Marc Aguettaz, Responsabile di Gipa Italia e International Manager, per illustrare i risultati forniti da un’accurata ricerca un panel di Imprese CNA fornendo fornito dati di estremo interesse agli operatori intervenuti al convegno organizzato sabato 15 ottobre da CNA a CarraraFiere nell’ambito di 4x4Fest, dedicato al “post-vendita” nel comparto automobilistico.

Il settore, include un universo che va dai motori alle carrozzerie, dalle revisioni ai pneumatici, conta su circa 200.000 occupati, comprendendo sia chi lavora nelle officine sia gli addetti ai servizi e alla logistica, e offre un’assistenza di alto livello sia per gli interventi ordinari (dai tagliandi alle riparazioni “stagionali”), sia per quelli straordinari con imprese e specialisti che operano con standard qualitativi elevatissimi mantenuti grazie a un continuo aggiornamento. “La nostra associazione ha detto Leonardo Lazzoni, presidente di CNA/Autoriparazione di Massa Carrara aprendo i lavori - è partita da queste specificità per approfondire aggiornare le nostre analisi e illustrare meglio offerte e proposte nel settore dell’autoriparazione che dovrà pensare ed agire sempre di più in termini di “filiera dell’after market indipendente”, alla quale dovremo riferirci anche a livello locale”. L’intervento centrale è stato quello di Marc Aguettaz che ha fornito e commentato dati di estremo interesse , frutto di una ricerca approfondita, sottolineando fra l’altro che il settore “ è stabile, non risente degli sbalzi di mercato e della contrazione delle immatricolazioni perché serve le auto già circolanti e porta un fatturato di oltre quindici miliardi di euro per interventi ordinari e straordinari.

Se sommiamo il fatturato generato dai veicoli commerciali e quello delle autoriparazioni si arriva a circa trenta miliardi di euro cifra pari al 2% del PIL. Un settore che, per le sue caratteristiche non consente delocalizzazioni e sul quale vale la pena investire anche dal punto di vista degli sbocchi professionali perché impone continui aggiornamenti ed ingressi di figure ad altissima specializzazione.” Dopo un dibattito che ha permesso di affrontare alcune tematiche con il contributo degli operatori, ha concluso i lavori Ivo Bobini, Presidente CNA/Autoriparazione Toscana annunciando che “l’associazione lancerà un progetto nazionale che ha come obiettivo quello di mettere in rete gli autoriparatori che potranno così accedere ad informazioni e aggiornamenti in tempo reale.

Resta solo da attendere che il legislatore intervenga per adeguare le norme relative all’indennizzo diretto che resta uno dei problemi da affrontare per un settore che resta qualitativo e competitivo mantenendo sostanzialmente invariati i prezzi delle prestazioni”.

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