Firenze – La Toscana dice con fermezza no all’ipotesi di vendita dell’Ansaldo Breda da parte di Finmeccanica. Al tavolo convocato dall’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini che si è riunito oggi nella sede della Presidenza della Regione si sono seduti, oltre allo stesso Simoncini, l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, la Presidente della Provincia di Pistoia Federica Fantoni, il sindaco di Pistoia Renzo Berti e una nutrita rappresentanza della Rsu aziendale e delle single sindacali attive alla Ansaldo Breda.
Obiettivo comune quello di fare chiarezza sulle notizie, diffuse soprattuitto a mezzo stampa, di una possibile vendita dell’azienda pistoiese e di avviare un percorso condiviso per convincere l’azienda, Finmeccanica e lo stesso Governo a cambiare rotta. “Chiederemo subito tre incontri – ha detto Simoncini – uno ai Ministri Tremonti e Romani, uno all’amministratore delegato di Finmeccanica Orsi ed uno al nuovo amministratore delegato di Ansaldo Breda, Manfellotto, appena nominato.
La Regione vuole spiegazioni su quello che sta succedendo e vuol ribadire ad ogni livello la sua preoccupazione e la sua contrarietà ad una scelta che non soltanto potrebbe avere effetti negativi pesantissimi sul tessuto economico pistoiese, ma andrebbe ad impoverire l’intero settore manifatturiero nazionale, rinunciando all’unica azienda italiana specializzata nella produzione di materiale rotabile proprio ora che in tutto il resto del mondo si punta sul settore dei trasporti come su un settore strategico per lo sviluppo”.
La Regione Toscana, così come le altre istituzioni locali, sarà schierata al finaco dei lavoratori nell’assemblea generale che si terrà il 1° settembre a Pistoia e nella manifestazione che si terrà giovedì per le strade cittadine. “Su richiesta dei sindacati - aggiunge Simoncini – ci siamo inoltre impegnati a contattare le Regioni Campania, Calabria e Sicilia, dove sorgono altri stabilimenti della Ansaldo Breda, per costituire un coordinamento interregionale che sia più forte nel chiedere al Governo ed a Finmeccanica di tornare indietro su questa sciagurata scelta.
Non c’è nessuna coerenza tra la necessità che il sistema Italia ha di rilanciare l’economia, la produzione ed il sistema industriale e questa decisione di cedere un’azienda che da sempre rappresenta il fiore all’occhiello nella produzione italiana di materiale rotabile. Tra l’altro la Regione Toscana, con il suo recente programma regionale di sviluppo, ha puntato molto sul trasporto su ferro ed a breve si terrà la gara per la produzione dei nuovi treni per il trasporto pubblico regionale.
Questo dovrebbe essere un momento in cui valorizzare Ansaldo Breda, non pensare alla sua cessione”. L'Idv Toscana aderisce allo sciopero indetto dai lavoratori della Ansaldo Breda di Pistoia per giovedì 1 settembre. Questa mattina, infatti, una delegazione di Italia dei Valori, guidata dal Segretario regionale Idv Toscana, on. Fabio Evangelisti, e dal Responsabile del Dipartimento Lavoro Idv Toscana, Roberto Rizzo, ha incontrato presso la Cral della Breda la Rsu e le organizzazioni sindacali dell’azienda, per fare il punto della situazione ed elaborare una strategia comune in seguito alle dichiarazioni apparse sul Sole24Ore dell’Amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, sul futuro dello stabilimento. “Le parole di Orsi – commenta Rizzo - per noi di Idv sono di enorme gravità: in un sistema di rapporti di responsabilità sociale simili prese di posizione andrebbero quanto meno prima confrontare con i territori, i lavoratori, i sindacati e le istituzioni, visto che parliamo di un’azienda strategica per la Toscana e l’intero Paese che dà occupazione a quasi 1500 lavoratori tra diretti e indotto”. “Le parole di Orsi – continua Rizzo – rappresentano una precisa presa di posizione politica, visto che parliamo di Finmeccanica, che è azienda in cui il ruolo del Governo è determinante.
Per questo, siamo preoccupati proprio perché dal Governo non è arrivata alcuna smentita per salvaguardare il polo produttivo di Pistoia e perché riteniamo preoccupante che, mentre la Regione Toscana con il PRS ha dato un forte input a difesa del distretto ferroviario regionale e per giunta anche privati come Montezemolo e Della Valle vogliono investire nel settore, il Governo non riesce a offrire nessuna politica industriale per il Paese se non quella della destrutturazione e della svendita dei suoi migliori asset”. “Per questo – conclude Rizzo - abbiamo già presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere lumi al Governo e in più dall’incontro di oggi cogliamo l’invito a sostenere e partecipare allo sciopero dei lavoratori Breda di giovedì 1 settembre”.
“Per difendere lo stabilimento di Pistoia, e non solo – ha aggiunto Evangelisti - ci faremo promotori nelle quattro regioni dove Finmeccanica e Ansaldo Breda sono presenti (Toscana, Calabria, Campania e Sicilia) di ogni azione necessaria affinché le istituzioni si mettano a fianco dei lavoratori, dei sindacati e degli enti locali per fare un fronte comune, sovraregionale, e scongiurare così l’eventualità della svendita di Ansaldo Breda”.