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Corvino fa mercato, e non chiamatele ''Cassanate''

Da Cassano a Cassani passando per i depistaggi, i sondaggi, gli interessamenti. Cerci e Gilardino verso la conferma. Per Santiago Silva un ritorno dieci anni dopo l'esperienza al Chievo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 agosto 2011 11:00

Il presidente Cognigni aveva detto che non avrebbe accettato storie del tipo "Volevamo un giocatore, ma non siamo riusciti a prenderlo" una frase che nel cuore dei tifosi accende la speranza di poter vedere un piglio forte nelle trattative. Poi però il mondo del Calciomercato è cinico, puoi accordarti con il Club e non con il giocatore oppure con entrambi ma resta nell'ombra la ex squadra del talento che vanta ancora crediti esigibili, per non contare che i procuratori cercano il meglio per i loro assistiti ed il discorso dell'attaccamento alla maglia non può considerarsi parte integrante del rapporto di rappresentanza. Da qui la vicenda Aquilani, il ritorno dell'interesse su Cassano, il talento di Bari vecchia che ha indossato la fascia di capitano azzurro nel suo Stadio 'di famiglia' e si è poi legato nuovamente ai suoi attuali colori sociali.

Fino ad arrivare, dopo il mancato accordo con Bovo, al suo compagno di reparto nel Palermo, Mattia Cassani. "Bovo? - ha dichiarato Corvino - Nel calciomercato ci sono tante trattative, ma sono i dettagli che fanno le differenze, a volte i contratti non si concretizzano anche per questi motivi. Cassani? Avendo De Silvestri e Pasqual, lui potrebbe essere un calciatore utile alla nostra causa, visto che Romulo può fare anche l'esterno offensivo". Le parole del Ds Viola Pantaleo Corvino a SkySport 24: "Gilardino? Non abbiamo mai ricevuto offerte ufficiali".

I big in uscita non saranno venduti, anzi, svenduti ed il nodo è nelle richieste, nelle offerte economiche fatte dai Club interessati ai nomi pesanti della rosa gigliata. Le offerte fatte dal Milan per Montolivo sono state considerate ridicole ed accantonate. Il giocatore è stato tolto dal mercato italiano e la sua destinazione potrà essere l'estero con due, massimo tre squadre al momento che restano un passo indietro. Lo strappo creatosi con la tifoseria è di quelli che possono segnare fortemente dal punto di vista psicologico e trattenerlo in rosa potrebbe risultare un grosso azzardo.

Cerci, Vargas, Gilardino, Montolivo, nomi che servono per l'autofinanziamento. Nelle ultime ore poi il nome di Santiago Silva, del quale Corvino dice: "è un calciatore che ci può interessare, ma da qui a dire che la trattativa è chiusa ce ne vuole". Nelle stesse ore il giocatore si dice entusiasta di essere passato alla Fiorentina con fortissime motivazioni e spopolano i video su You Tube che offrono le reti dell'attaccante; di destro, sinistro, di testa, in acrobazia. Poco conta se le difese appaiono sensibilmente diverse da quelle del campionato italiano, quando la rete si gonfia è sempre un effetto speciale.

Valore hanno avuto anche le parole dell'AD Sandro Mencucci secondo cui "Se diamo via un big significa che ne è arrivato uno uguale se non addirittura migliore" che poi, limando qui e là, si è assestato su un concetto di "pari livello". L'alternativa a Gilardino avrebbe dovuto essere Babacar, ma come detto dal DS viola "ha chiesto di andare a giocare, anche per questo stiamo cercando dei calciatori che possano giocarsi il posto da titolare con Gilardino". Con Gilardino, frase che implica la permanenza del bomber biellese, tanto più che lo stesso Silva ha dichiarato di aver accettato con onore di giocare al suo fianco e di poter regalare degli assist importanti. E Vargas? Il peruviano è tra gli 'incedibili' ma ancora non è sceso in campo per via del ritardo nella preparazione.

"E' per noi un calciatore importante - dice Corvino - ma trattative ce ne sono state solo in passato per lui" mancano dunque i veri interessati. Solo sondaggi. Direttori in attesa di capire cosa ne sarà dei viola nelle ultime ore di mercato, quando si tratterà di fare i conti sulla bilancia economica del Club fiorentino. Corvino, Cognigni e lo stesso Mencucci si sono dichiarati per tempo, "Non sono accettati i ricatti dell'ultimo minuto" quando tutto sarà fatto e potrebbero arrivare le offerte giusto per 'tentare'. Il modulo è stato abbondantemente assimilato e gli stessi giocatori si sono detti pronti a far tesoro dell'esperienza acquisita nella passata stagione servita da cuscinetto tra la vecchia e la nuova gestione tecnica.

Lo stesso Cerci dopo la rete al Cittadella si è detto convinto di una maturazione all'interno di uno schema che ritiene valido ed alla sua portata, che potrebbe portargli soddisfazioni anche in chiave azzurra. Ha sorriso il grande "Messì" quando gli è stato fatto notare che con le sue caratteristiche in Italia ce ne sono pochi. "Vedremo, vedremo.." Ant. Len.

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