"Un provvedimento, che a fronte di una evasione fiscale ormai di 120 miliardi di euro l’anno e con altri 60 miliardi, cifra stimata, che si paga per la corruzione, il decreto del Governo con i tagli lineari colpisce, dopo il pesante intervento dello scorso anno, i trasferimenti a Regioni e Comuni. Questi tagli avranno come conseguenza il ridimensionamento o la chiusura di quei servizi (nidi, scuole materne, sanità, assistenza agli anziani, trasporti pubblici locali, ecc..) che costituiscono l’essenza dello stato sociale nel nostro paese.
Inoltre, si colpisce ancora il lavoro pubblico, dopo aver bloccato il diritto al Contratto Nazionale di lavoro ed elevata l’età pensionabile delle donne a 65 anni, si sequestra il TFR/TFS ai lavoratori pubblici e non si erogheranno le 13^ mensilità se i dirigenti non raggiungono gli obiettivi. Si sancisce il licenziamento di tutti precari, compresi quelli della scuola e il taglio degli organici dei servizi pubblici" così Antonio Lazzaro Segretario Generale FP CGIL Toscana "Non c’è in questa pesantissima manovra - prosegue - una qualche misura per la crescita, lo sviluppo e il lavoro.
Si parla di lavoro solo per cercare di mettere in discussione lo Statuto dei diritti dei lavoratori e rendere più facile i licenziamenti; questa è una vera e propria PROVOCAZIONE se si pensa che la crisi in Toscana ha già prodotto 60.000 licenziamenti. La situazione del paese è certo grave e meriterebbe un intervento con ben altre caratteristiche; per prima cosa far pagare chi sino ad oggi non ha pagato: i grandi patrimoni, le rendite immobiliari e mettere mano alle grandi disuguaglianze di reddito che sono una delle cause principali della crisi.
Questo paese avrebbe bisogno di un serio progetto di riforma della Pubblica Amministrazione. Un progetto condiviso, che valorizzi e responsabilizzi chi vi opera; tutto ciò servirebbe anche per una lotta più incisiva alla dilagante e insopportabile corruzione. "Questa manovra va radicalmente modificata se non vogliamo consegnare il paese a un futuro di progressivo impoverimento. Le manifestazioni dei prossimi giorni promosse dagli enti locali e dalle regioni e la mobilitazione della FP Toscana e della CGIL tutta hanno questo obiettivo e chiamano le cittadine e i cittadini a esprimere il loro netto dissenso verso questi provvedimenti a sostegno di una manovra più equa e che dia speranze di futuro alle nuove generazioni".