Non vanno in ferie i disagi dei pendolari, rimasti intrappolati su un treno per un guasto alla linea Direttissima, all'ingresso della galleria di San Donato, nel tratto fra il Valdarno e Firenze. Il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, ha presentato oggi un reclamo alla Regione Toscana per l'episodio vissuto da centinaia di pendolari, bloccati in galleria, la mattina di venerdì scorso, 12 agosto. Il treno, partito alle 7.46 dalla stazione di Arezzo e transitato regolarmente intorno alle 8 per le stazioni del Valdarno, in direzione Firenze, si è fermato improvvisamente sulla Direttissima, all'ingresso della lunga galleria di San Donato, metà fuori e metà dentro al tunnel, causa un guasto alla linea ferroviaria.
«Sembrava che si trattasse di un breve stop, magari per favorire il transito dei soliti Frecciarossa - afferma Da Re che riferisce la versione di pendolari in viaggio sul regionale - poi la cosa è andata per le lunghe e la “sosta” è durata circa 25-30 minuti, durante i quali non sono mancate scene di panico e proteste». A rendere maggiormente disagiata l’attesa a bordo del treno, rimasto per metà dentro la galleria, è stata poi l’assenza di aria condizionata. Ma quello accaduto venerdì scorso non sarebbe un caso isolato.
«Sono già accaduti casi simili negli ultimi mesi, con guasti agli scambi o alla linea elettrica aerea - ricorda il portavoce dei pendolari - ma l'episodio più grave è avvenuto lo scorso 27 dicembre, sempre all'ingresso della galleria San Donato. Quel giorno per la rottura di un pantografo - ricorda ancora Da Re - centinaia di pendolari rimasero per 3 ore fermi in galleria, al freddo, al buio, senza informazioni. Perchè in questi casi - conclude Da Re - Trenitalia e Regione Toscana non prevedono alcuna "conciliazione" e specifico risarcimento ai pendolari per i disagi e i ritardi subiti?».
Il Comitato Pendolari “Mugello, attaccati al treno” si muove sul fronte dei risarcimenti con una lettera inviata al Difensore Civico della Regione Toscana, Dr.ssa Lucia Franchini, per chiedere l'applicazione del Contratto di Servizio stipulato tra Regione Toscana e Trenitalia, al fine di estendere i rimborsi per gli abbonamenti anche ai possessori dell'abbonamento Pegaso: "Visto il contratto siglato il 30 dicembre 2009 tra la Regione Toscana e la Società Trenitalia S.p.A., che all’Allegato n.
11 - Bonus abbonati stabilisce quanto segue: “Le Parti riconoscono, a partire dal 2010, l’opportunità di estendere il programma ai possessori dell’abbonamento integrato “Pegaso”, che avranno diritto alla stessa compensazione, facendo riferimento alla linea ferroviaria utilizzata di maggior percorrenza. A ben 20 mesi dall’entrata in vigore del suddetto contratto ai possessori dell’abbonamento integrato “Pegaso” non è riconosciuta alcuna compensazione; Lo stesso sito di Trenitalia, nella sezione Indennizzo Abbonati Toscana riporta alla voce “chi ha diritto al bonus?” la seguente dicitura “I titolari di abbonamenti mensili e annuali a tariffa regionale Toscana, ad esclusione di quelli integrati (ad esempio PEGASO), quando l’indice di riferimento della linea supera il valore di 4,2”. Richiesta dunque "l’applicazione del Contratto di servizio e il riconoscimento anche ai possessori dell’abbonamento integrato “Pegaso” in bonus previsti per gli abbonati"