Matteo Renzi da diverso tempo rincorre l'atto definitivo per arrivare alla "Demolizione di quella schifezza" anche perché ne è certo "magari a molti non interessa, è meno eclatante della pensilina di toraldo, ma se la buttiamo giù tutto quartiere esulta". "Sono preoccupato, stiamo seguendo la situazione. Non dipende da noi, abbiamo fatto tutto in regola e rispettiamo le valutazioni fatte dalla Magistratura. Nel momento in cui otteniamo l'autorizzazione buttiamo giù tutto.
Se qualcuno non ha fatto il suo dovere noi chiederemo i danni andando avanti fino all'ultimo grado di giudizio" “Quanto successo alle ex Poste di Via del Pratellino è sconcertante, non è tollerabile una superficialità del genere per la bonifica di un materiale pericolosissimo come l’amianto, sversato illegalmente e irresponsabilmente nei tombini delle fognature. Insieme al Comune di Firenze anche Publiacqua si costituirà parte civile per difendere un servizio di qualità, tutelare i cittadini, i nostri lavoratori e l’ambiente.
Chiediamo alla Magistratura di procedere celermente all’accertamento delle responsabilità”. Così il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis commenta quanto successo alle ex poste di Via del Pratellino e annuncia che l’azienda si costituirà parte civile. Publiacqua ha preso le dovute precauzioni di sicurezza per i tecnici impegnati nel servizio di gestione e manutenzione delle fognature nella zona interessata dallo sversamento e sui fanghi che arrivano al depuratore di San Colombano.
Questa mattina è stato notificato un ordine di sequestro dell’immobile di via del Pratellino 7 (ex Poste) da parte del giudice per le indagini preliminari, che ha accolto un’istanza di sequestro presentata dall’impresa Gala srl, nella quale quest’ultima nega la presenza di amianto nell’edificio. “È una vicenda allucinante - spiega l’assessore alla mobilità, manutenzioni e decoro Massimo Mattei -; la presenza dell’amianto era stata accertata dalla nostra amministrazione assieme ai tecnici della Asl e per questo avevamo disposto la bonifica dell’immobile, che si è conclusa qualche giorno fa”.
“Per questo lunedì - conclude Mattei - presenteremo con la massima urgenza un ricorso al tribunale del riesame per chiedere il dissequestro immediato dell’edificio e procedere così all’abbattimento secondo i termini già fissati”.