Firenze, 20 giugno 2011– “Ribadiamo la totale estraneità della cooperativa ai fatti contestati. Siamo pienamente fiduciosi che la magistratura farà chiarezza sulla vicenda e ribadiamo il pieno sostegno al nostro presidente e al nostro amministratore delegato”. Sono le parole con cui il vice presidente di Conad del Tirreno Paolo Signorini ha aperto i lavori dell’assemblea di bilancio della cooperativa, tradizionale appuntamento con i soci per illustrare i dati di un anno di attività e i programmi di sviluppo. Nonostante la crisi dei consumi e la deflazione, Conad del Tirreno – in controtendenza rispetto al trend nazionale (-0,7 per cento.
Fonte: Nielsen) – ha registrato a fine 2010 un incremento delle vendite a rete omogenea del 2,85 per cento rispetto all’anno precedente e del 4 per cento a rete assoluta. Il valore alla produzione è stato di 1,248 miliardi di euro, mentre le vendite al dettaglio ammontano ad oltre 2 miliardi di euro realizzati con 329 punti di vendita in Toscana, Sardegna e in alcune province della Liguria e del Lazio, 210 soci, e oltre 7 mila dipendenti. Il patrimonio netto, attestato a 254 milioni di euro (in crescita dell’8,63 per cento rispetto al 2009 e del 25 per cento rispetto al 2008), conferma la solidità della cooperativa ed è alla base dei progetti di sviluppo per il futuro.
L’utile è stato di 16 milioni di euro. “Risultati di questa entità dipendono in modo particolare dai nostri valori, dalla distintività del nostro modo di fare business, dalla professionalità e capacità del nostra management e dalla competitività dei nostri soci imprenditori, sempre più integrati nelle comunità in cui operano con i loro negozi,ormai punto di riferimento fidato per tanti cittadini”, sottolinea il direttore commerciale di Conad del Tirreno Fiorella Bianchi. “Stiamo affrontando questa difficile e complessa congiuntura economica investendo su ciò che sappiamo fare meglio, sui nostri soci imprenditori e sulla nostra marca commerciale per promuovere nuovo sviluppo e dare risposta alle esigenze delle famiglie in materia di consumi, qualità e convenienza.
Possiamo contare su progetti che offrono ai nostri soci le condizioni migliori per fare sviluppo e ai clienti il miglior rapporto tra qualità e convenienza”. Conad del Tirreno detiene una quota di mercato del 13,52 per cento, cresciuta del 30 per cento rispetto al 2008, ma guarda oltre, per dare forza ai primi segnali di ripresa, contribuire a far risalire l’incidenza del Pil delle regioni in cui opera su quello nazionale e a ridurre la disoccupazione. Nel piano di sviluppo per il quadriennio 2011-2014 ci sono 300 milioni di euro di investimenti, che dovrebbero portare la cooperativa a superare i 3 miliardi di euro di fatturato con nuove aperture di punti di vendita, distributori di carburanti e parafarmacie e a produrre ancora maggiori ricadute sull’economia dei territori in cui opera. Da segnalare l’allestimento del nuovo magazzino di Altopascio (Lucca), a supporto e integrazione del centro distributivo di Montopoli (Pisa), per incrementare efficacia e funzionalità del network logistico della cooperativa che, da novembre 2010, può contare anche sul magazzino di Monastir (Cagliari) completamente ristrutturato. Nel corso del 2010 l’incidenza delle promozioni nei supermercati è stata del 27 per cento (+11 per cento rispetto al 2009).
Un ruolo da protagonista l’ha certamente avuto il prodotto a marchio con Carrello felice: 12 momenti promozionali all’anno, ciascuno della durata di un mese, con 50 prodotti – ogni volta differenti – scontati del 25 per cento. Buono anche l’andamento delle vendite dei prodotti a marchio, la cui incidenza sulle vendite complessive è stata del 21 per cento, con un incremento del 20 per cento rispetto al 2008. Merito anche delle novità della linea Sapori&Dintorni Conad, Conad Kids e, ultima nata di casa Conad, Ac Alimentum, una linea di prodotti salutistici. La solidità del gruppo, la scelta di servizi declinati in funzione dei singoli format e concepiti in un’ottica di moderna efficienza, il piano degli investimenti dedicati allo sviluppo fanno di Conad del Tirreno un’impresa che produce importanti ricadute sull’economia territoriale.
Le insegne della cooperativa sono ormai un punto di riferimento per i consumatori: coniugano l’ampia offerta di prodotti locali con doti di qualità e convenienza che rendono i prodotti Conad apprezzati da sempre più clienti. Sono 550 i fornitori dai quali acquista oltre 4 mila prodotti food e freschi per un fatturato di 180 milioni di euro. Non meno importante l’impegno per valorizzare e far conoscere le produzioni artigianali locali, legate ai regali del collezionamento del catalogo Immagina: nel 2010 Conad del Tirreno ha distribuito 4,42 milioni di oggetti realizzati dall’Industria Vetraria Valdarnese e da Richard Ginori per un importo di 15,1 milioni di euro. “Abbiamo reagito alla crisi migliorando in modo costante qualità e competitività, prestando maggiore attenzione ai servizi al cliente, diventando l’insegna più forte su assortimenti e prezzi.
Quest’anno, e ancor più nel 2012, il nostro obiettivo prioritario sarà conseguire una maggiore efficienza e funzionalità che ci aiuteranno a diminuire i costi e recuperare, in tal modo, risorse da riversare ai nostri clienti per essere sempre più forti da un punto di vista competitivo”, sottolinea Paolo Signorini. “Puntando sempre sul socio imprenditore, che ha un ruolo di primo piano perché vive il territorio in cui opera, valorizza e sviluppa l’economia locale e si rende parte attiva nel sociale.
Socio che è cardine del nostro successo e che ha un ruolo chiave nella crescita delle nostre quote di mercato, così come nella soddisfazione del cliente”. Conad nel 2010 – Il gruppo Conad è cresciuto nel 2010: il giro d’affari ha raggiunto i 9,766 miliardi di euro, il 5 per cento in più rispetto allo scorso anno, e la quota di mercato ha raggiunto il 10,1 per cento. Si è rafforzata anche la leadership nei supermercati, salita al 15,6 per cento, e quella nei punti di vendita di vicinato, oggi al 13,2 per cento (fonte: Nielsen).
Una leadership costruita su 2.938 punti di vendita presenti in 1.424 comuni di tutte le province italiane, un migliaio dei quali al centro di un progetto che ridisegna la mappa dei punti di vendita Conad in base ad una ridefinizione d’uso per caratteristiche e ruolo anziché, come è avvenuto sinora, per insegna, al fine di presentare ai consumatori punti di vendita facilmente riconoscibili, funzionali, rispettosi dell’ambiente e con contenuti omogenei. Negli assortimenti, Conad ha lanciato dal 2005 al 2010 più di 120 prodotti l’anno a marca commerciale e la novità del 2010 è stata la linea AC Alimentum Conad, prodotti a marchio dedicati all’area del benessere: 30 prodotti affiancheranno i probiotici, gli yogurt per la regolarità, il latte e le bevande a base di frutti già presenti sugli scaffali.
Il fatturato della marca commerciale è cresciuto del 9,50 per cento rispetto al 2009, raggiungendo i 1.605 milioni di euro. In tale strategia si inserisce l’innovazione Conad in termini di liberalizzazioni. I dieci distributori di carburante Conad hanno fatto registrare a fine gennaio un prezzo medio ponderato al litro inferiore di 10 centesimi di euro a quello medio mensile Italia rilevato dal ministero dello Sviluppo economico. Da quando, nel 2005, è stato aperto il primo distributore di carburante a Gallicano (Lucca), gli automobilisti hanno risparmiato 16 milioni di euro.
Dal 2005 ad oggi, sono 225 i milioni di litri erogati, con una produttività annua superiore ai 10,6 milioni di litri rispetto alla media della rete italiana di distributori, ferma a 1,6 milioni di litri. La convenienza Conad non è, tuttavia, sinonimo solo di carburanti. Complice la crisi economica e la riduzione del potere di acquisto delle famiglie, il marchio Conad cresce anche in altri segmenti innovativi come risposta all’evoluzione delle esigenze e ai mutati stili di vita dei clienti.
In tale strategia si inquadra l’apertura delle 40 parafarmacie per la vendita dei farmaci acquistabili senza obbligo di presentazione della ricetta medica e dei parafarmaci e dei 10 concept Ottica, un mercato che in Italia è in crescita costante. Le sole parafarmacie hanno assicurato ai clienti un risparmio di 6 milioni di euro. «Nella spesa di una famiglia media italiana – 2.442 euro al mese, 43 euro in meno rispetto al 2007 – i prodotti alimentari incidono per il 18,9 per cento», fa notare il direttore generale di Conad Francesco Pugliese.
«Le nostre politiche commerciali rispondono alle nuove esigenze dei clienti. Dobbiamo, tuttavia, produrre la massima efficienza, essere capaci di anticipare nuovi modelli di consumo e nuove spinte consumeriste. Le famiglie acquistano prodotti di qualità ma convenienti oppure l’eccellenza alimentare. Per questo spingiamo sulla marca commerciale e sulla linea premium Sapori & Dintorni Conad. In termini di liberalizzazioni stiamo facendo la nostra parte, ma vorremmo essere messi nelle condizioni di poter fare tanto di più.
Crediamo che le liberalizzazioni siano un’esperienza che merita di essere seguita e sviluppata, nell’interesse primario dei clienti. Vogliamo emergere da una certa omogeneità e abbiamo la certezza che razionalizzare quanto offriamo si tradurrà in vantaggi per l’industria, per il cliente e per Conad». Leonardo Colapietro