Energie rinnovabili e green economy. All’indomani dell’approvazione unanime della nuova legge regionale che detta disposizioni in materia di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, i presidenti delle tre commissioni consiliari che l’hanno proposta, Loris Rossetti (Agricoltura), Caterina Bini (Sviluppo economico) e Vincenzo Ceccarelli (Ambiente e territorio), hanno incontrato rappresentati delle Province per fare il punto sulla previsione contenuta nella norma: presentare, entro il 22 giugno prossimo, proposte di modifica relative ad aree non idonee all’installazione. Secondo quanto č emerso nel corso dell’audizione di ieri, lunedě 23 maggio, e stando a quanto riferito dal presidente dell’Upi Toscana Andrea Pieroni: “Ci sono realtŕ che hanno giŕ avviato un confronto con i Comuni, altre che si apprestano a farlo”.
In linea di massima, comunque, tutto il territorio regionale si sta muovendo e quindi il termine imposto dalla legge sarŕ rispettato. Dai presidenti delle commissioni, l’auspicio di arrivare ad una proposta “quanto piů omogenea possibile, pur nel rispetto delle peculiaritŕ di ciascun territorio”. La legge approvata con voto unanime in Consiglio regionale lo scorso 15 marzo, dimostra come la Toscana sia stata capace di assicurare tre obiettivi precisi: semplificazione, tutela del paesaggio e dell’agricoltura toscana, sviluppo del settore delle energie alternative.
La nuova disciplina stabilisce criteri circa la possibilitŕ e le modalitŕ di installazione degli impianti nel territorio e introduce una norma transitoria per stabilire quali siano le pratiche che saranno interessate dai nuovi criteri di ammissione. La previsione contenuta in legge e che si riferisce alle Province, stabilisce appunto che queste hanno novanta giorni di tempo per presentare, sentiti i Comuni interessati, proposte di modifica per la perimetrazione di aree non idonee al fotovoltaico e all’individuazione di coni visivi di pregio da escludere nell’installazione medesima.