Il tribunale del riesame ha accolto il ricorso del Comune di Firenze e ha quindi disposto il dissequestro del cantiere della società sportiva Assi Giglio Rosso a cui la procura aveva imposto i sigilli a fine gennaio, ipotizzando il reato di abuso edilizio e violazione del Regio decreto 523/1904. Il cantiere, in fase di avanzata costruzione in un'area di proprietà del Comune di Firenze, si trova tra viale Michelangelo e via Tacca ed è destinato ad ospitare una palazzina con la nuova sede degli Assi con palestra e spogliatoi.
Secondo l’accusa della procura, e sulla base di un esposto di alcuni residenti, la palazzina sarebbe stata realizzata sopra un corso d’acqua (il Fosso Gamberaia, interrato da decenni). Il tribunale del riesame ha però ritenuto che, secondo la documentazione allegata al ricorso, quel corso d’acqua “non abbia le caratteristiche di un fosso d’acqua naturale, atteso che risulta da decenni completamente intubato ed interrato e pertanto non può trovare applicazione il divieto di edificazione posto dal Regio decreto a tutela degli alvei e loro sponde”. In base a ciò, accogliendo il ricorso dell’Amministrazione Comunale, ha disposto il dissequestro dell’immobile e la sua immediata restituzione all’Amministrazione medesima. (fd)