Africa: See You, See Me

La Fotografia africana inizia il tour da Firenze con la partecipazione di 36 autori da: Algeria, Camerun, Etiopia, Ghana, India, Mali, Marocco, Nigeria, Portogallo, Senegal, Sud Africa, Trinidad, Usa. Dal 17 febbraio al 22 aprile 2011 alla Fsmgallery

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2011 21:07
Africa: See You, See Me

Dopo l’inaugurazione a Lisbona, la mostra fotografica Africa: See you, See me arriva in Italia ed inizia il suo tour da Firenze, presso la fsmgallery (Via San Zanobi, 19r), dove sarà inaugurata giovedì 17 febbraio 2011. Prodotta dal Dipartimento di Studi Africani della New York University la mostra è stata realizzata con la collaborazione di New York University La Pietra Policy Dialogues e Fondazione Studio Marangoni. Rimarrà aperta fino al 22 aprile (a ingresso libero), dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19 o su appuntamento.

Trentasei autori da quattordici paesi, sono stati scelti da Awam Amkpa e Madala Hilaire, i curatori della mostra, per illustrare le influenze della fotografia africana post-coloniale sul linguaggio visivo nella rappresentazione dell’Africa e della sua diaspora. Come scrive Awam Amkpa, nella presentazione della mostra, “Africa: See You, See Me racconta la storia della fotografia africana e la sua influenza sull’immaginario non africano dell’Africa, nonché la diaspora africana in tutte le sue diversità.

Insieme, le fotografie sono testi di soggettività africane, archivi di storia e di società in via di sviluppo e metodi per comprendere come le immagini contribuiscono all’emancipazione. (…) La mostra è organizzata in tre parti. La prima sezione presenta ritratti in studio di africani che cercano di inserirsi nel paesaggio urbano nel quale sono immigrati. (…) La seconda sezione mostra i primi ritratti etnografici che suggerivano un'immagine dell'Africa come luogo selvaggio popolato dai primitivi dell’Europa.

(…) La sezione finale presenta fotografie contemporanee dell’Africa e del popolo africano fatte da fotografi non africani che condividono una relazione dialogica con artisti africani.” Saranno esposte le fotografie di: Marco Ambrosi , Nii Obadai, Stanley Lumax, Deborah Willis, Cedric Nunn, Bartelemy Toguo, Michael Tsegaye, Lyle Ashton Harris, Patrizia Guerresi, Hassan Hajjaj, Majida Cayssials, George Osodi, Delphine Diallo, Andrew Dosunmu, Zanele Muholi, Malik Nejmi, Daniele Tamagni, Zak Ove, Uche Okpa-Iroha, Aldo Sodoma, Angele Essamba, Anirbhan Duttagupta, Ines Goncalves, Alfredo Munoz Oliveira, Paulina Pimento.

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