"Ieri il consigliere del Pd Stefano Prosperi, in relazione al voto sul documento sulla vicenda del portierato della Provincia, ha accusato il PdL di "relativismo politico e ambiguità furbesca". Teniamo intanto a precisare – commentano dal Pdl il capogruppo Samuele Baldini ed il vice capogruppo Massimo Lensi - che i furbettini del licenziamento sono proprio le forze politiche (tra cui il Pd) che hanno sottoscritto il documento di maggioranza".
"Un documento che rinvia de facto solo di un mese l'esecuzione del provvedimento di 'rimodulazione' ovvero, la chiusura con un risparmio per le casse dell'ente di 200 mila euro, pari all'1% della manovra di correzione di bilancio, del servizio di portierato previsto dall'assessorato al personale". "Ma il punto, in questa occasione, è un altro. Prosperi non capisce, ne prendiamo atto, ma i tagli del Governo sono sacrosanti, andando nella direzione di correggere una spesa pubblica ormai insostenibile per il nostro Paese.
C'è modo e modo, però, di tagliare da parte di un Ente. Alcuni autorevoli esponenti di maggioranza, per esempio, hanno sostenuto in commissione la possibilità di ridurre il numero degli assessori. Si potrebbe aggiungere che numerose spese di esercizio sono assolutamente inutili o incapaci di produrre servizi o un plausibile ritorno economico per il nostro territorio". "La Provincia quest'anno ha presentato un pessimo bilancio, senza prospettive e senza coraggio, cercando solo di garantire il minimo sindacale per tutti.
Un minimo però che risulta, come in questo caso, contraddittorio perfino con le fanfaronate di bandiera della mistica di una sinistra sepolta da tempo. Questi sono i primi effetti. L'intero sistema del Welfare toscano è in crisi per interne miopie e poco lungimiranti prospettive". "Noi del Pdl - ribadiscono i consiglieri - semplicemente siamo dalla parte dei lavoratori, soprattutto perché la Provincia ha dimostrato solo di avere deboli politiche sul lavoro e nessuna politica vera per i lavoratori".