Dopo le ultime esternazioni del sindaco di Firenze contro la rappresentanza d’impresa, rea di “puntare i piedi sul contributo di soggiorno”, Confartigianato Imprese Firenze torna a ribadire il suo sì all’introduzione di una tassa di scopo per la città. “Il problema di reperire risorse per Firenze – spiega il presidente dell’associazione, Gianna Scatizzi – è per noi prioritario. Uno strumento che dia entrate di cassa per le spese sostenute a sostegno del turismo ed eviti al contempo il ‘rischio scampagnata’ è quanto mai utile.
Siamo invece totalmente contrari all’ipotesi di City Tax avanzata dal presidente della locale Camera di Commercio. Tassare ulteriormente le imprese è cosa irresponsabile, tanto più in considerazione dell’attuale periodo di crisi. Una proposta, per altro, mai discussa dalla Giunta camerale e presumibilmente elaborata ‘in solitaria’ da Vasco Galgani”. L’associazione, al contempo, invita il Sindaco a smettere di accusare in modo gratuito e generico la rappresentanza d’impresa.
Accuse che hanno lo stesso valore di quelle che considerano i ‘politici tutti uguali e centrati solo sui loro interessi’. Come il Sindaco cerca di fare l’interesse della città andando, se necessario anche a piedi, fino ad Arcore, così Confartigianato, unendo e dando voce, da oltre 60 anni, a tanti artigiani e piccoli imprenditori di tutta la provincia. “Rappresentare gli imprenditori significa, da sempre, essere utili alle imprese, ma soprattutto al territorio. Parlare, come ieri ha fatto Renzi, dell’associazionismo di categoria come di un’entità contraria agli interessi globali della città è una contraddizione in termini.
La rappresentanza d’impresa ha un valore ed una funzione, che non coincide propriamente con quella di passepartout delle casse Camerali, ogniqualvolta l’amministrazione comunale ne senta l’esigenza. E’ invece una risorsa da preservare e sostenere, specie nel nostro territorio in cui la piccola impresa, proprio in virtù delle sue dimensioni, rappresenta uno strumento non solo politico ed economico, ma sempre più sociale e umano” aggiunge Scatizzi. “Poiché non è possibile per nessun sindaco, Renzi compreso, ‘rottamare’ d'emblée le associazioni di impresa, lo invitiamo ad un confronto costruttivo sul ruolo delle stesse in Firenze, per ottenere risultati comuni e concreti” conclude Scatizzi.