Si avvicina l'esecutivo nazionale dell'Italia dei Valori - Lista Di Pietro, il movimento politico italiano fondato dall'ex giudice Antonio Di Pietro. L'organo del partito si riunirà il 14 e 15 gennaio. "Una più seria e approfondita riflessione sullo stato di salute del Partito e sulla selezione dei suoi dirigenti”, senza che questa si trasformi “in uno scambio di reciproche accuse quasi come se le responsabilità fossero tutte da una parte, e le virtù dall'altra”. E' questa la richiesta che parte dall'Idv toscana in vista dell'Esecutivo Nazionale del partito di Antonio Di Pietro, convocato a Tivoli per questo fine settimana.
Un appuntamento ad alta valenza politica, anche perché risentirà delle polemiche seguite al clamoroso voltafaccia dei deputati Razzi e Scilipoti che , con il loro voto, giusto un mese fa, han permesso a Berlusconi di restare a galla. Il documento licenziato nei giorni scorsi dal Coordinamento regionale di Idv Toscana invita a lavorare per “un forte rinnovamento e radicamento". La fase è di quelle delicate e non vi è, dunque, "la necessità di esacerbare i toni del legittimo e fruttuoso confronto".
Sembra di leggere in questo passaggio anche una risposta alle ultime dichiarazioni di Luigi De Magistris. Si ricorderà, infatti, che l’eurodeputato Idv - dopo la lettera aperta scritta con la collega Sonia Alfano e il consigliere regionale lombardo, Giulio Cavalli, in cui si denunciava una presunta 'questione morale' all’interno del Partito - recentemente ha fatto marcia indietro, dichiarando in un’intervista che “non esiste alcuna questione morale” all’interno di Idv e che “Antonio Di Pietro svolge egregiamente il suo ruolo” e dunque “il problema non è affatto di leadership”. “Chiunque – si legge nella mozione di Idv Toscana - si ritrovi in posizione di direzione politica o ricopra ruoli istituzionali, deve sentirsi partecipe di un percorso di valutazione anche autocritica al fine di rilanciare l'iniziativa politica dell'Idv, a partire da una rinnovata fiducia nei confronti del Presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro”. Riconoscendo la necessità di avviare un approfondito confronto, rafforzando la dialettica interna al Partito, “Idv Toscana raccoglie la sfida politica per un forte rinnovamento, sottesa anche nella lettera scritta dagli europarlamentari e, pur respingendo fermamente le accuse di esistenza di una questione morale al nostro interno, ancorché nell’accezione che fu delineata da Enrico Berlinguer, auspica massima trasparenza e partecipazione nella scelta delle candidature, la valorizzazione del merito come primo e unico metro di giudizio al netto della cosiddetta anzianità di militanza o dei pacchetti di tessere, e l’attuazione della vocazione federalista di Italia dei Valori”.
La ricetta per superare “i vizi" ed esaltare le virtù” di questa repentina fase di crescita? Idv Toscana l'ha già sperimentata e per questo invita “l’Esecutivo Nazionale a farsi interprete di quella strategia di rinnovamento e radicamento che, in Toscana con la celebrazione del Congresso regionale, ha visto una prima attuazione con l’elezione di una nuova classe dirigente" caratterizzata da "una fortissima presenza femminile e giovanile”.