Nel febbraio 2010 la Procura della Corte dei Conti fiorentina ha citato a giudizio l'attuale Sindaco di Firenze per aver assunto con chiamata diretta, durante il suo precedente mandato di presidente dell'amministrazione provinciale fiorentina, venti unità impiegatizie a tempo determinato carenti di adeguati titoli cagionando un danno erariale di 2 milioni e 155mila euro. Comune di Firenze ha alle sue dipendenze 5.250 dipendenti interni. Ma secondo un'indagine condotta dai consiglieri comunali fiorentini del Popolo della Libertà e riportata da 'Il Giornale' del 20 dicembre 2010, il Sindaco di Firenze avrebbe operato -sempre per chiamata diretta- almeno quaranta assunzioni esterne alla pianta organica del Comune destinate agli uffici della Giunta e al suo nutrito staff personale composto da ben settantotto membri.
Tali contratti a tempo determinato, stipulati sulla base dei cinque anni di mandato amministrativo, -fatta esclusione per i premi di produzione e degli straordinari- comporterebbero un esborso complessivo per il Comune di Firenze che si aggira attorno ai 10 milioni di euro. Perciò il Sen. Pietro Paolo Amato chiede ai Ministri del suo partito di verificare se le assunzioni non rappresentino una violazione, con conseguente danno erariale, delle restrizioni alle spese per il personale degli Enti Locali introdotte con il “Decreto-legge 25 giugno 2008, n.
112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria”, convertito con legge n.133 2008.