Ieri l’abbattimento di due baracche da parte di agenti in borghese della Polizia di stato” denunciano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti dell’organizzazione umanitaria EveryOne. “I Rom romeni che abitano il campo e che si ritroveranno sulla strada sono cento, e il gruppo comprende donne, bambini - tutti frequentanti la scuola -, malati, anziani e anche diversi disabili” spiegano gli attivisti. Il Gruppo EveryOne, che sta coordinando l’emergenza umanitaria assieme a Opera Nomadi Toscana, che ha lanciato l’allarme, ha richiesto un intervento urgente alla Croce Rossa Italiana.
“Abbiamo provveduto a mettere in contatto il Gruppo EveryOne con i rappresentanti della Croce Rossa Toscana” afferma Marco Squicciarini, responsabile nazionale per le attività di accoglienza, assistenza e organizzazione umanitaria alle popolazioni Rom e ai soggetti senza fissa dimora, “per tamponare, con un piano urgente di assistenza, i bisogni primari di donne, bambini, malati, anziani e disabili, ovvero i soggetti più vulnerabili dei Rom di via Ponte a Quaracchi”. Una rete di ONG impegnate nella tutela del popolo Rom nell’Unione europea sta inoltre valutando un’azione giudiziaria nei confronti del Comune di Sesto Fiorentino. Il Gruppo EveryOne, assieme a Opera Nomadi e al Coordinamento Nazionale Antidiscriminazioni, ha trasmesso una lettera urgente agli uffici di Ginevra dell’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani e a membri del Parlamento europeo a Bruxelles, nonché a diversi deputati e senatori italiani per chiedere il deposito di interrogazioni parlamentari urgenti sulla vicenda.
“Ci appelliamo infine al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi,” concludono Malini, Pegoraro e Picciau, “affinché, vista la reticenza dei comuni di Firenze e Sesto Fiorentino, predisponga misure urgenti per l’accoglienza e l’assistenza a queste persone, impedendo il perpetrarsi di abusi e violazioni dei loro diritti fondamentali”.