Sulla vicenda Esprit saranno ascoltati anche l’assessore regionale al Diritto alla salute Daniela Scaramuccia, i dipendenti della Giunta regionale che hanno redatto e modificato gli atti, il Cesvot e le Misericordie toscane. La richiesta è partita questa mattina dalla Commissione regionale d’inchiesta sulla vicenda Esprit, che vede coinvolto l’assessore regionale Gianni Salvadori, e che è presieduta da Giovanni Donzelli (Pdl). Nella seduta di questa mattina si è svolta l’audizione dell’assessore regionale al Welfare Salvatore Allocca, il quale ha chiarito i termini della concessione del contributo regionale ad Esprit.
La concessione di contributo, ha spiegato Allocca, è avvenuta nell’ambito delle erogazioni per una serie di progetti di interesse regionale, presentati da vari soggetti pubblici e privati che non perseguono finalità di lucro, quali il terzo settore. Sono stati finanziati 137 progetti, con una media di contributo concesso pari a 35 mila euro, fra cui quello presentato da Esprit con il partenariato del Cesvot. Il progetto aveva l’obiettivo di sostenere i soggetti che ne facessero richiesta nel processo di accreditamento sociale, e il contributo concesso è stato di 30 mila euro. Numerose le domande dei commissari sul ruolo del Cesvot, che compare in partenariato, su un incarico a Esprit da parte della Confederazione toscana delle Misericordie, sui tempi e sui modi di approvazione in Giunta della legge che ha prorogato i termini per l’accreditamento sociale, inizialmente previsti per il 21 settembre 2010.
Al termine della Commissione è stato deciso di effettuare ulteriori audizioni per chiarire meglio la dinamica dei fatti. (cem)