Una valutazione svolta in grande solitudine quella che ha portato Valdo Spini ad approvare il Piano strutturale. I documenti prodotti e circolati nella nostra coalizione (e concordati con i due Consiglieri) fino a questi ultimi giorni inquadravano giustamente il Piano strutturale come un progetto auspicabile, ma senza gambe: per questo erano stati depositati decine e decine di emendamenti, alcuni su questioni particolari, altri, come quelli riguardanti la modifica delle tavole sul dimensionamento, di carattere generale. Certamente l'approvazione di tutti i nostri emendamenti da parte della maggioranza avrebbe potuto portare a un voto favorevole, ma così non è stato. Questa scelta solitaria, in contraddizione con le premesse, prefigura un percorso distinto di cui non ci resta che prendere atto. Abbiamo seguito con attenzione lo svolgimento del Consiglio Comunale di ieri sul Piano strutturale, apprezzando il lavoro del consigliere Grassi che ha sostenuto, dopo averli presentati, decine e decine di emendamenti tesi a dare concretezza a quello che molti hanno definito "il libro dei sogni".
La maggior parte di questi non è stata accolta dalla maggioranza, a dimostrazione che il timore di nuocere a qualche interesse particolare la fa ancora da padrone, contraddicendo l’apparente novità del sindaco Renzi. La valutazione conclusiva del consigliere Grassi, che si è espressa in un voto contrario, risponde allo spirito del lavoro preparatorio portato avanti, mentre richiamarsi a scenari nazionali rispetto al voto sul futuro urbanistico di una grande città è sicuramente una forzatura ideologica.