Presso Villa La Pietra, sede di New York University a Firenze, si sono incontrati oggi analisti politici di spicco americani ed europei, esperti di mezzi di comunicazione e studiosi per discutere i risultati delle elezioni statunitensi di metà mandato ed il loro impatto sulle dinamiche politiche negli U.S.A. e nel mondo. Alla conferenza, dal titolo Politics 2010: America and the World organizzata da NYU La Pietra Policy Dialogues in collaborazione con la Wagner School of Public Service di New York University, ha dato il via Ellyn Toscano, Direttore Esecutivo di New York University in Florence.
L’ex Primo Ministro Britannico Gordon Brown ha tenuto il discorso di apertura. Brown ha parlato di alcune delle sfide che l’Europa e gli Stati Uniti si trovano a dover fronteggiare, del profondo cambiamento che sta avvenendo nell’economia mondiale e dei fattori che gli fanno credere nella possibilità di ripresa economica e del perchè, se vengono prese le decisioni giuste, si può essere ottimisti sul futuro delle nostre famiglie. Un’ottica globale è assolutamente fondamentale se si vogliono trovare soluzioni ai problemi attuali.
Al discorso di Brown ha fatto seguito una discussione sul Contesto Globale condotta da David Muir, ex direttore per la strategia politica e consigliere speciale per il primo ministro britannico, Gordon Brown. Ne hanno preso parte Nicole Bacharan, storica, commentatrice politica ed esperta nella comunicazione radio-televisiva, Sergio Fabbrini, Direttore e Professore di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, LUISS School of Government, David Frum, scrittore, giornalista, ex speechwriter per George W.
Bush e Claudius Wagemann, Professore, New York University a Firenze e Consigliere Scientifico, Istituto Italiano di Scienze Umane – i quali hanno risposto a Muir che ha constatato che per la prima volta da generazioni la gente oggi sente che i propri figli non potranno godere dello stesso livello di benessere. C’è un pessimismo profondo nei confronti del futuro. Nicole Bacharan crede che ciò sia il risultato di una paura diffusa e di un senso di impotenza di fronte alla crisi economica; David Frum ha menzionato l’immigrazione come uno dei fattori fondamentali che cristallizzano le paure della gente, specialmente in questo momento di crisi economica; e Wagemann sostiene che il dibattito implicito sia veramente tra protezionismo e internazionalismo sia nell’economia che anche più generalmente nella politica e nella politica sociale.
Con l’instabilità attuale, i problemi sono amplificcati ed è spesso difficile per il pubblico orientarsi nella retorica politica e valutare analisi concorrenti di dati contrastanti che sostengono posizioni politiche diverse. Il secondo dibattito si è incentrato sulla scena domestica statunitense zoomando su quanto successo nelle recent elezioni di metà mandato. Da lunga data esperti di strategia, di fede Repubblicana, David Frum e Bruce Haynes, consigliere politico per i Repubblicani ed esperto di strategia per gli affari pubblici – hanno offerto una semplice spiegazione del successo dei candidati Repubblicani alle recenti elezioni: il fallimento delle politiche del Presidente Obama.
I Democratici del gruppo di discussione – Robert Shrum e Michael Donilon - di contro sostengono che la situazione sia più complicata. Shrum sostiene che il pubblico abbia ancora da vedere alcuni dei benefici della riforma del sistema sanitario volute da Obama e non abbia ancora interamente compreso la portata della politica economica di Obama “Quando una politica salva un posto di lavoro, non necessariamente ha lo stesso impatto di quando una politica crea un nuovo posto di lavoro per qualcuno che non ne aveva prima.
Molte persone non sanno che il proprio posto lavoro fosse a rischio ed è stato salvato da Obama”. Donilon in particolare non crede che il pubblico abbia abbandonato: “Il president non è riuscito ad articolare un piano che abbia avuto risonanza nel pubblico Americano. La gente ha investito nella sua presidenza e vogliono che abbia successo ma le sue politiche sono state un grosso fallimento.” Obama ha ancora la chance di riprendere nel corso dei prossimi due anni la conversazione che aveva iniziato con gli americani nella sua campagna del 2008 e di chiedere al pubblico di essere paziente.
Paolo Valentino e Nicole Bacharan hanno concluso il dibattito ponendo la questione della disinformazione circolata dalle molte campagne durante le recenti elezioni e sul sostegno da questa offerto alle critiche di Obama.