La segnalazione arriva da una lettrice di Nove da Firenze. "E' possibile prendere una multa se il biglietto regolarmente acquistato non funziona?" si domanda la lettrice. A Firenze a quanto pare sì, visto il verbale che ci ha mostrato. "Ho acquistato la Carta Agile di Ataf, quella magnetica che offre più corse a prezzo ridotto rispetto al comune biglietto - ci racconta - e sono salita sull'autobus. Ho passato più volte la carta sul lettore magnetico, non capivo se registrasse o meno la corsa, dopo un po' ho smesso di provare pensando di stare sprecando tutte le corse a disposizione.
Sale il controllore che mi chiede il titolo di viaggio e provvede a verificare la registrazione della corsa sul chip della Carta, nel fare questo si accorge che la tessera non è funzionante, ma risulta smagnetizzata" "A questo punto tira fuori il blocchetto verde - continua la lettrice - e verbalizza di avermi trovato con la "Carta non funzionante" ho chiesto se mi stesse facendo la multa e lui mi ha spiegato che si trattava solo di un 'accertamento', al fine di ottenere la sostituzione del titolo di viaggio, invitandomi a recarmi presso la Sala Clienti per la sostituzione della tessera. Vado in Santa Maria Novella il giorno seguente ed in Sala Clienti mi dicono che devo pagare 45 euro di multa, anzi, non avendo pagato contestualmente al controllore, la cifra è già aumentata. Mi dicono anche che i controllori non sono dipendenti Ataf ma personale assunto da ditte esterne e quindi semplici collaboratori e se la persona in questione mi ha detto il falso facendomi firmare il verbale dopo aver detto che si trattava di un semplice 'accertamento', loro non ne rispondono ed ho sbagliato io a firmare il verbale" "Sempre presso lo sportello - conclude - mi ritirano la Carta Agile difettosa e mi dicono che la carta sostitutiva mi arriverà a casa, dove abito però uso altri biglietti e della Carta Agile di Firenze non me ne faccio niente, però per la multa non possono farci nulla, quella è da pagare o da contestare" Il ricorso da parte della nostra lettrice è stato fatto a metà ottobre: "Mi avevano detto che avrebbero risposto entro due settimane - ci spiega - ma siamo a metà novembre ed ancora non ho saputo niente" Siamo andati con la nostra lettrice alla Sala Clienti di Ataf, lì ha nuovamente esposto i fatti e chiesto spiegazioni ad un mese di distanza dall'accaduto: "Purtroppo se non scoppia una bomba su queste Carte non la finiremo più - esordisce così l'addetto allo sportello circondato da alcuni suoi colleghi interessati alla questione - è un servizio che ha dei problemi e spesso non funziona, loro si approfittano anche di questa cosa (loro chi? ndr); sai quanti turisti passa, passa, passa..
non sai quante persone ci cascano e a quanti diciamo che rispediremo la Carta a casa, anche a New York, roba da farci mettere le mani addosso. E' un controsenso poi il fatto che si chieda ai possessori della Carta di avere con se' anche il biglietto cartaceo in caso di guasto della tessera. Tu hai fatto un giusto ricorso - rivolto alla nostra lettrice - ma il fatto che abbia tirato fuori il foglio verde a prescindere da quello che ti ha detto doveva farti dubitare".
L'utente viene messo in guardia da Ataf stessa. "Ancora è presto - risponde intanto un'altra addetta che si è informata sull'esito del ricorso - ho sentito che ti manderanno la risposta a casa, sono rimasti ai ricorsi dei primi di ottobre ancora. Speriamo che ti rispondano e ti rispondano bene" "E' anche vero che ha sbagliato lei a firmare - continua l'addetta allo sportello che non si limita come il collega a mettere in guardia ma accusa la cliente di esserci 'cascata' - non dovevi firmare tesoro, te l'ho detto anche quando sei venuta un mese fa.
Comunque sul ricorso abbiamo segnato tutto anche che nel caso di mancato accoglimento ti riportino la sanzione al minimo, di più non posso fare" La situazione è grottesca e nello sguardo della lettrice leggiamo la perplessità di chi, forse, non si aspettava tutto questo dietro le quinte. Della Carta Agile e del suo malfunzionamento (Ataf è infatti recidiva sulla materia) si è occupato nel 2008 anche il Difensore civico di Firenze, Alberto Brasca, che nella sua solenne relazione di fine anno così scriveva: "Ci siamo rivolti ad Ataf per ottenere il rimborso delle corse residue di una Carta Agile risultata danneggiata" ma Ataf rispose che l'onere della corretta conservazione della Carta spettava esclusivamente all'utente, che non può controllarne però l'integrità se non una volta salito a bordo.
"Il malfunzionamento della Carta non può essere attribuibile al solo utente" spiegava il Difensore civico ad Ataf "che ha pagato in anticipo (20 euro per 21 corse da 90 minuti) ed al quale spetta il corrispettivo del servizio" ovvero il trasporto pubblico per la città, "così facendo si configura esclusivamente un guadagno per Ataf, che prescindere dall'erogazione del servizio ed è quindi da ritenersi indebito". Ataf in tal caso rispose al Difensore civico con motivazioni tecniche legate alla struttura della Carta, ritenuta dall'Azienda 'fragile' piuttosto che 'agile' soggetta a piegature accidentali, da qui la possibile smagnetizzazione.
Inoltre indicò un ostacolo insormontabile nella difficoltà di scaricare i dati in tempo reale, cosa fattibile solo attraverso maggior impiego di uomini e mezzi. Questo per quanto riguarda la semplice sostituzione della Carta smagnetizzata, ma la nostra lettrice è stata anche multata a seguito di questa smagnetizzazione. Quale sarebbe l'illecito commesso da parte dell'utente? La carta non funzionante non ha registrato la corsa e dunque la nostra lettrice è stata considerata una 'portoghese' sprovvista di titolo di viaggio. Seguiamo con attenzione quest'altro passaggio della relazione del Difensore civico, la parte finale in cui Ataf nel 2008 cerca di salvarsi in calcio d'angolo rispondendo all'accusa sollevata dal mediatore cittadino che faceva notare la gravità corrispondente all'impossibilità di verificare istantaneamente i dati registrati dalla Carta: "La lentezza nell'acquisizione dei dati non danneggia il cliente" ribatteva Ataf "l'unica conseguenza è semmai che può risultare un numero minore di corse effettuate rispetto a quelle reali". Male che vada, dice Ataf, la corsa non è stata registrata e il cliente dovrebbe esser contento per aver risparmiato un biglietto.
In realtà, a distanza di due anni, se la corsa non è stata registrata, scatta la multa per mancanza di biglietto. Adesso forse ci appare più chiaro il perché di quella esternazione allo sportello della nuova Sala Clienti: "Se non scoppia una bomba su queste Carte, non la finiremo più" detto da chi per Ataf e con Ataf lavora tutti i giorni a stretto contatto del pubblico e forse un vetro non basta a tenere lontani i disagi della gente. Dopo due anni non è cambiato niente, anzi sì, la Carta viene ripresa da Ataf, sostituita e rispedita a casa, come voluto dal Difensore civico, ma insieme c'è una multa salata da pagare. Il pensiero va a quel cittadino newyorkese, del quale non conoscevamo l'esistenza, ma pare sia in nutrita compagnia, che ritornato in patria gira per la sua metropoli affannata, colorata e dinamica con in tasca una bella Carta Agile perfettamente funzionante, arrivata comodamente per Posta e costata circa 50 euro. di Antonio Lenoci