Il terremoto in Abruzzo al Festival dei Popoli

Inaugurazione della mostra di Peter Mettler al Museo Marino Marini. Prima nazionale del film esordio alla regia di Lou Reed. Nella seconda giornata anteprima mondiale del film sul Bronzino. Interventi di Acidini, Natali e Bradburne.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2010 18:17
Il terremoto in Abruzzo al Festival dei Popoli

La seconda giornata del Festival dei Popoli, domenica 14 novembre, si svolgerà tra cinema Odeon e Spazio Uno. Al Cinema Odeon (piazza strozzi) si parte alle ore 11.00 con l’anteprima mondiale “Restoring genius: Bronzino” di Richard Blanshard sui preparativi di restauro delle opere del Bronzino in occasione della mostra a Palazzo Strozzi. Presenteranno il lavoro James Bradburne (Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi), Antonio Natali (Direttore della Galleria degli Uffizi) e Cristina Acidini, Soprintendente al Polo Museale.

Il film, commissionato da Bank of America Merrill Lynch, racconta i processi di restauro – realizzati dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e da restauratori privati – delle opere d’arte in previsione dell’importante mostra fiorentina. Alle ore 15 sarà inaugurata la retrospettiva su Peter Mettler con “Picture of light”, il documentario su un viaggio di 3.000 miglia in treno per recarsi a Churchill, Manitoba, l’estremo confine del nord canadese e del mondo civilizzato.

Alle 17, per il concorso lungometraggi, proiezione di “Genpin” di Naomi Kawase (prima italiana) sulla clinica sperduta nei boschi del Giappone centrale in cui un vecchio medico insegna alle sue pazienti la filosofia e la pratica del parto naturale. Alle 19, per il concorso cortometraggi, la prima mondiale di “Sur les paves, l’altai” di Luc Bellon, sulle piazze e i locali di Parigi in cui una band di musicisti mongoli affascina il pubblico, sia quello degli sfaccendati e dei turisti che quello più raffinato dei club notturni. A seguire, la prima mondiale del regista di culto Aleksandr Sokurov “Il nous faut du bonheur” sulla storia di una donna russa che, tanti anni fa, decise di trasferirsi in Kurdistan per amore.

Fuori dal suo paese, in un luogo lontano, la donna ha resistito al dolore, alla violenza della guerra, all’uccisione dei suoi cari. Ora è anziana. In prima serata (ore 21.00), il festival offre due anteprime. Si parte con quella italiana dell’esordio alla regia di Lou Reed dal titolo “Red Shirley” (per la sezione Stile Libero) in collaborazione con Ralph Gibson. Il documentario racconta l’intervista di Reed alla cugina centenaria Shirley detta la «rossa». Dopo aver abbandonato la Polonia poco prima dell'invasione nazista, la donna si trasferisce a New York dove diventa una combattiva sindacalista.

Sempre impegnata per i diritti dei lavoratori, si schiera al fianco del nascente movimento per i diritti civili. Ebrea, comunista e antisionista, Shirley è la memoria vivente di un'altra America che Lou Reed interroga con tenerezza e rispetto. A seguire (21.30), l’anteprima mondiale del regista italiano Paolo Pisanelli “Ju tarramutu” (concorso internazionale) sulla notte aquilana del 6 aprile 2009. Racconta il devastante terremoto attraverso gli occhi e le parole dei suoi abitanti, increduli di quello che è accaduto.

Il documentario descrive la città più mediatizzata e mistificata d'Italia attraverso mille trasformazioni, intrecciando storie di persone, luoghi, cantieri, risate di imprenditori «sciacalli» che hanno scatenato la protesta delle carriole, quando ormai il terremoto non faceva più notizia. Allo Spazio Uno (via del sole) la seconda giornata del Festival dei Popoli parte alle 10.30 con la replica di “My reincarnation” di Jennifer Fox. Dalle 15.30 andrà in scena la sezione “Il cinema documentario svizzero” con la proiezione di “Premier jour.

Le combat” sul primo giorno di scuola visto dalla parte del professore; “Siamo italiani” di Alexander Seiler sulle condizioni di vita degli italiani arrivati in Svizzera all’inizio degli anni sessanta (il film sarà presentato da Frédéric Maire); “Premier jour – La vente” di Fernand Melgar (anteprima italiana) e “Chronique paysanne en gruyere” di Jacueline Veuve su una Svizzera non stereotipata. Per la sezione “Panorama italiano” (la novità di quest’anno), alle 19.30 proiezione di “La valle della luna” di Giovanni Buccomino (in anteprima mondiale) su un gruppo di persone che ha deciso di tagliarsi fuori dalle dinamiche conflittuali che regola la vita in Italia e si è ritirata in un esilio volontario nella Valle della Luna, un pezzo di mondo fuori dal tempo che si trova in Sardegna.

In prima serata, dopo la proiezione del cortometraggio “Premier jour. L’ordination” di Fernand Melgar, si terrà la proiezione de “Il bacio della Tosca” di Daniel Schmid, su una struttura di riposo che ospita vecchi cantanti lirici.

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