"Corrispondono a verità tutte le notizie allarmistiche apparse sulla Eli Lilly?" Lo chiedono con una domanda d'attualità alla Giunta provinciale i consiglieri del Pd Sara Biagiotti e Stefano Prosperi. La Eli Lilly, ha affermato il presidente della Lilly Italia Patrick Jonsson, potrebbe non investire più in Italia. Firenze potrebbe perdere il sito biotecnologico di Sesto Fiorentino il più grande investimento a lungo termine in Europa attuato dalla stessa azienda che quattro anni fa aveva deciso di produrre qui il farmaco salvavita (insulina) evitando quindi la cassa integrazione con la promessa di ulteriori investimenti per ben 60 milioni di euro per raddoppiare la produzione attuale, per giungere ad esportare anche in Cina.
In caso di riscontro positivo, Biagiotti e Prosperi chiedono di sapere se la Provincia di Firenze intende intraprendere azioni per fronteggiare le eventuali conseguenze economiche che investirebbero il territorio provinciale e per la salvaguardia dei 380 posti di lavoro dei dipendenti. A Sesto Fiorentino viene prodotto un farmaco all'avanguardia per la sua qualità e innovative modalità di somministrazione che lo rendono insostituibile per le persone malate. Ed anche i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono l’intervento delle Istituzioni e con un'interrogazione sollecitano la Provincia di Firenze a intervenire. "Sembra che il mercato e la libera concorrenza che fino ad oggi sono state la dottrina delle associazioni datoriali, che hanno sostenuto a spada tratta il Governo Berlusconi nell’attacco al lavoro diritti alla contrattazione dei lavoratori, non siano più la loro bandiera", rilevano Calò e Verdi.
Immediate le preoccupazione espresse dai lavoratori e dal sindacato dello stabilimento di Sesto Fiorentino dove attualmente operano 380 lavoratori. Eli Lilly rappresenta il principale centro europeo di produzione di insulina. Lo stabilimento produce un terzo del fabbisogno globale dell'insulina Lilly e copre il 35% del fabbisogno dell'Italia e il 23% del mondo. I consiglieri provinciali di Rifondazione nel far propria la preoccupazione espressa dai lavoratori della Eli Lilly e da Farmindustria in merito al blocco degli investimenti a Sesto Fiorentino se non verrà attuata dal Governo la protezione brevettuale dei farmaci, e nel dichiarare il proprio impegno politico istituzionale a difesa del lavoro occupazione e salari, "chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulla complessa vicenda e su quanto sta accadendo allo stabilimento Eli Lilly di Sesto; se corrispondono a verità le intenzioni espresse dalla proprietà di lasciare lo stabilimento; quali iniziative intende adottare l’Amministrazione Provinciale unitamente al Comune di Sesto Fiorentino e la Regione Toscana a difesa del sito produttivo, del lavoro, occupazione, salari e redditi dei lavoratori".