“Oggi siamo qui per segnare una tappa importante di avvicinamento al Congresso. Abbiamo fatto e stiamo facendo una bella campagna, dando ossigeno ai nostri neuroni, mettendo in giro idee fresche e contenuti, sfruttando le potenzialità di internet, senza rinunciare all’incontro con i nostri iscritti. È motivo d’orgoglio essere qui, oggi, quasi al culmine di questo percorso democratico e partecipato. Siamo qui per discutere e confrontarci apertamente. Forse non tutti saranno messi d’accordo, ma saremo un esempio di vera partecipazione.
La squadra la scegliamo insieme: dovrà essere espressiva delle nostre dieci province, con un forte riequilibrio di genere, con una robusta iniezione di giovani donne e giovani uomini. Serve un rinnovamento, non solo anagrafico ma anche d’idee e di modi di essere, per un partito che, talvolta, è stato costretto a rincorrere, in Toscana, personalismi e convenienze”. Rilancia la sfida politica, Fabio Evangelisti, nel discorso che introduce la presentazione della sua squadra in vista del Congresso regionale, e torna a esprimere la propria solidarietà per gli attacchi subiti da Alessandro Cresci.
“Gli omofobi, e tutti coloro che non condannano simili derive, non solo non hanno niente a che spartire con l’IdV”. “Oggi mi preme però sottolineare una preoccupante questione in vista delle nostre assise regionali: l’immaturità politica e l’irresponsabilità. L’immaturità di chi si candida alla segreteria provinciale del Partito, a distanza di due anni, con due mozioni identiche. Identiche. L’irresponsabilità di chi, oggi, presenta una mozione - per un Congresso regionale – fatta con un copia e incolla preso a destra e a sinistra, soprattutto in una certa sinistra, e dal materiale disponibile in rete.
Addirittura documenti elaborati dal Pd, pezzi presi dalla blogosfera e dai giornali. Una mozione che risulta senz’anima, senza politica, senza un filo conduttore. Un testo in aperta contraddizione con i principi liberaldemocratici propri dell’Italia dei Valori, un testo senza radici, spendibile in qualsiasi parte d’Italia, dal Piemonte alla Liguria, dal Veneto alla Puglia, i cui unici spunti politici richiamano a logiche gruppettare proprie di un veterocomunismo e di un veteroambientalismo superati e bocciati dalla storia.
Ecco la novità di chi si propone per il cambiamento. La novità di chi ha sempre rifiutato un confronto faccia a faccia richiesto, di chi pratica la censura sistematica sui mezzi di comunicazione del Partito. Noi, invece, abbiamo ragionato ed elaborato, nell’ottica di un percorso realmente partecipato, pubblicando e mettendo a disposizione di tutti, già quindici giorni fa, la nostra mozione. Un testo dalle solide basi culturali e ricco di proposte politiche. Un testo che si è arricchito strada facendo ed è lievitato grazie al contributo, questo sì, di tutti quegli iscritti che hanno ‘agito la fatica del pensare’.
C’è chi non perde occasione per seminare il vento della discordia; noi, invece, continueremo a gettare buoni semi per raccogliere buoni frutti”. I messaggi di solidarietà dopo gli attacchi a Cresci Il presidente dell'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi David Ermini ha inviato questo messaggio di solidarietà al consigliere provinciale dell'IdV Alessandro Cresci: "La vicenda che tocca il consigliere provinciale dell'IdV Alessandro Cresci, presidente della Quinta commissione consiliare, è estremamente spiacevole e volgare e noi vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà e stima ad Alessandro Cresci, vittima di un modo intimidativo e discriminatorio di considerare le persone prima ancora che di fare politica.
L'imbarbarimento a cui è giunta una parte della vita politica del nostro Paese ci spinge a maggior ragione a dire 'basta' a un certo modo di agire e di pensare. Gli orientamenti sessuali non fanno politica, le idee, i progetti e i concreti comportamenti delle persone sì. Ed è su questo che vanno giudicati i politici, non sul fatto di essere gay o meno". “Esprimiamo la nostra più profonda solidarietà ad Alessandro Cresci, segretario Provinciale di Firenze dell'IdV e candidato alla Segreteria Regionale del Partito.
Troviamo disgustosi gli attacchi che gli sono stati rivolti, che a nostro parere non devono essere presi sotto gamba, bensì preoccupare tutto il mondo politico. E’ inconcepibile che il dibattito del centro sinistra sia inquinato da argomenti intolleranti e omofobici, degni della destra più becera. Stiamo assistendo ad un imbarbarimento generale, che vede nei gossip, nei dossier e negli attacchi personali un mezzo come un altro per il raggiungimento del fine, che spesso è solo la conquista del potere, o istituzionale, o interno ad un partito". Questo il messaggio della Federazione dei Verdi della Toscana e della Federazione dei Verdi di Firenze. “Solidarietà al consigliere provinciale Alessandro Cresci”.
La richiesta, subito accolta con un applauso dal Consiglio comunale di Firenze, è del capogruppo dell’IdV Giuseppe Scola che ha parlato a anche a nome del consigliere Giovanni Fittante (IdV). “Siamo solidali – ha detto Scola - con il collega Cresci fatto oggetto in questi giorni di accuse e strumentalizzazioni legate alla questione dell’omosessualità. Cresci – ha detto Scola- è stato colpito in modo ignobile su aspetti legati alla sfera personale”. L’esponente dell’IdV ha poi voluto ringraziare tutte le persone, in particolare il sindaco Renzi, che hanno manifestato vicinanza e solidarietà incoraggiandolo il consigliere provinciale a proseguire nella sua attività politica.