E' toscano, di Pisa, l'ingegnere che sta guidando il salvataggio dei 33 minatori cileni intrappolati in fondo alla miniera. Stefano Massei, ingegnere meccanico di 56anni, è il responsabile tecnico delle perforazioni geotermiche di Enel Green Power in Cile. Nelle settimane scorse ha coordinato uno scavo parallelo per salvare i minatori cileni intrappolati a 700 metri di profondità. Una cannuccia gigantesca, a cui ha lavorato anche l'ingegnere italiano, costruita per passare in un condotto largo appena 71 centimetri.
Il salvataggio dei minatori è stato completato oggi grazie al martello della grande trivella T130D, che è frutto di un adattamento eseguito proprio dall'ingegnere pisano. «Complimenti a nome di tutta la Toscana. Appena possibile sarò felice di incontrarla e dirle di persona quanto siamo orgogliosi di quello che ha fatto per portare a termine felicemente l'impresa, difficilissima e pericolosa, di salvare i minatori intrappolati nel fondo della miniera in Cile.» Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, ha detto queste parole al telefono a Stefano Massei, l'ingegnere toscano (è di Pisa) che ha contribuito in maniera determinante al salvataggio dei 33 minatori cileni intrappolati.
Dopo il breve colloquio telefonico Rossi ha tenuto a ricordare come sia stata l'esperienza di Massei, maturata con Enel Green Power e nella geotermia a Larderello per oltre 18 anni, a dare all'ingegnere toscano il know how necessario per compiere felicemente l'impresa. «La Toscana – ha concluso Rossi – è anche questo.»