La denuncia di Aima: ''Dalla Asl 10 indifferenza verso l'Alzheimer''

Il presidente dell'associazione Matera:“Mai create le liste d’attesa specifiche per i moduli Alzheimer, le UVA non garantiscono visite specialistiche, le famiglie dei malati in difficoltà”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 2010 15:03
La denuncia di Aima: ''Dalla Asl 10 indifferenza verso l'Alzheimer''

Aima (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) denuncia “l'irresponsabilità e l'indifferenza dimostrate dalla Asl 10 di Firenze nei confronti dei malati di Alzheimer e dei loro familiari, nei confronti dei gestori dei servizi sociosanitari e nei confronti degli stessi operatori della rete dei servizi del territorio”. E' quanto si legge in una nota stampa diffusa dall'asociazione che aggiunge - attraverso le parole del suo presidente, Manlio Matera -: “La presunta riqualificazione dei Moduli Alzheimer, perseguita dalla Asl con i suoi recenti interventi, nasconde, in realtà, come unico obiettivo il risparmio: un risparmio non etico in quanto, di fatto, non passa per la richiesta di una maggiore appropriatezza”.

“Aima ha sempre affiancato gli enti locali e gli enti di governo nei percorsi di innovazione e riqualificazione dei servizi. In particolare - afferma Matera - per i Moduli Alzheimer in RSA e per i Centri Diurni Alzheimer, Aima aveva concordato con la Regione Toscana un percorso di monitoraggio a campione, da realizzare in collaborazione con l'Agenzia Regionale di Sanità, per definire standard di qualità sulla base dei quali rivedere i progetti, in condivisione con i gestori delle Strutture e le associazioni di tutela”.

Le valutazioni di appropriatezza dei ricoveri nei Moduli Alzheimer in RSA, fatte da una commissione appositamente designata dalla Asl, “oltre a delegittimare le UVM, organismi distrettuali responsabili della definizione e della rivalutazione del Piano di Assistenza Personalizzato, e quindi anche delle ammissioni dei pazienti nei moduli specialistici delle RSA, sono da considerare arbitrarie perchè non riferite ad un definito e condiviso modello organizzativo” denuncia l'associazione. “Come si può parlare di appropriatezza dei ricoveri se, dal 2004, anno al quale risale la delibera 402 che introduce l'organizzazione per moduli della RSA, non sono mai state create liste di attesa specifiche per i moduli Alzheimer” si domandano ad Aima? E ancora, “come si può avviare una crociata contro un uso improprio di servizi, quando il sistema complessivo non risponde al diritto alla cura dei malati? La rete delle Unità di Valutazione Alzheimer, le UVA, operative nei presidi della Asl, sono in un tale stato di sofferenza, da non garantire una visita specialistica in tempi ragionevoli.

Le liste di attesa, quando non sono chiuse, hanno raggiunto tempi superiori ai sei mesi”. “Aima – conclude Matera – spera in una inversione di tendenza dell’Asl 10 sul problema Alzheimer, e confida nell’impegno della Regione Toscana, auspicando che possa proseguire il percorso di lenta ma progressiva costruzione, avviato ormai da più di 10 anni, per adeguare il sistema dei servizi sociosanitari ai bisogni delle malattie croniche e, in particolare, della demenza”. Il presidente di Aima Firenze invita le 14.000 famiglie delle persone con demenza residenti nei comuni della provincia di Firenze, che svolgono un quotidiano, devastante e non riconosciuto lavoro di cura, a valutare la gravità e tutte le possibili implicazioni delle recenti iniziative della Asl 10 di Firenze.

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