"Il progetto del parco agricolo di Prato quale caposaldo per l'intero parco della piana fiorentina. Un 'parco', quello della piana, che si configura come progetto che punta al recupero e alla riqualificazione del territorio agricolo, attraverso un patto città-campagna capace di qualificare gli insediamenti esistenti consolidando l’agricoltura di prossimità". Lo ha detto oggi l'assessore all'urbanistica e governo del territorio Anna Marson, intervenendo al laboratorio progettuale organizzato dall'Associazione Parco Agricolo di Prato nella “casa del caciaio” dentro il grande parco di Cascine di Tavola (Prato). Riqualificazione territoriale e sviluppo di agroeconomie locali come alternativa progettuale all'avanzamento disordinato dell'urbanizzazione a scapito del territorio agricolo, insieme al rafforzamento delle connessioni ecologiche e all o sviluppo di una mobilità alternativa, sono le principali caratteristiche che connotano, nell'integrazione al Piano di indirizzo territoriale di cui è stato avviato il procedimento, il Parco della Piana dall'Ombrone a Castello.
Un segno, secondo Marson, di un cambiamento radicale della cultura della pianificazione. "E' importante peraltro distinguere – ha sottolineato l'assessore regionale – tra il concetto di parco pubblico, che implica la richiesta di finanziamenti pubblici su singoli elementi del parco, e quello di parco agricolo multifunzionale che invece comporta un sostegno pubblico a reti e iniziative imprenditoriali a valenza sociale e paesaggistica". Di grande interesse, per l'assessore Marson, i risultati del gruppo di lavoro su “impresa agricola e territorio” che evidenziano una consapevolezza diffusa tra le aziende agricole perirubane della necessità di diversificare le produzioni, orientandole verso i mercati locali e la crescita delle esperienze di agricoltura sociale che riescono a commercializzare con successo i propri prodotti. "Il futuro parco agricolo di Prato – ha detto ancora Marson - può dunque fare da traino per il territorio smembrato della Piana, proponendo un modello territoriale che abbina alla riqualificazione e diversificazione agroalimentare funzioni di ricerca, innovazione e promozione del territorio". Da parte dell'Associazione del parco agricolo e delle associazioni di categoria intervenute oggi a Cascine di Tavola è stata avanzata con forza la richiesta di inserire nell'integrazione al Pit anche un patto specifico per l'agricoltura che riconosca i parchi agricoli come un soggetto della programmazione regionale.
"Una richiesta – ha dichiarato l'assessore regionale - cui mi sono impegnata, nell'ambito delle mie competenze, a dare una risposta, invitando peraltro tutti i soggetti interessati a interagire attivamente col procedimento che abbiamo avviato e che contiamo di chiudere entro dicembre". di Lorenza Pampaloni