FRANCIA – REPUBBLICA CECA 0- 3 (21-25, 20-25, 16-25) FRANCIA: Hardy-Dessources, Vadeleux 7, Toniutti, Antiga, Samica 7, Rowlandson, Marechal 12, Pujol 1, Le Roux 6, Kieffer 3, Exiga (libero). All: Blain REPUBBLICA CECA: Popelka 16, Honecny 4, Holubec, Hudecek, Krystof (libero), Vesely 5, Bance, Zapletan, Stokr 17, Platenik 17, Koneony, Tichacek 1. All. Svoboda Arbitri: Abdullah Al.Khelaifi (Ksa) e Denny Cespedes (Dom) Note: durata set (23’, 24’, 22’), spettatori 500. Francia: battute sbagliate 5, ace 2, muri 5, ricezione positiva 63%, attacco 31%.
Repubblica Ceca: battute sbagliate 14, ace 3, muri 7, ricezione positiva 74%, attacco 57%. La Repubblica Ceca supera nettamente la Francia (3-0) e si giocherà a Firenze contro l’Argentina la finalina valida per il 9° posto dei Mondiali di volley. Repubblica Ceca e Francia danno vita a un match equilibrato nelle battute iniziali, quindi la Francia si porta avanti al time out (8-6). Il pubblico fiorentino assiste a scambi di ottima pallavolo: difese, ricezioni, muri con le due formazioni alle prese con un match molto equilibrato (19-19).
Platenik e Stokr nella Repubblica Ceca, Samica e Vadeleux nella Francia sono i giocatori più continui. L’allungo dei cechi (con una battuta di Tichacek) porta alla chiusura del primo set (25-21). Nel secondo set la Francia è ancora in difficoltà (5-2) contro avversari motivati e precisi ma due errori cechi riportano la sfida in equilibrio (6-5). Al primo time out Stokr e soci guidano nel punteggio (8-5). La partita è in mano ai cechi (12-8) grazie al proprio regista Tichacek lucido e preciso.
Secondo parziale senza emozioni e una sola squadra in campo (22-17, 25-20 il finale). Cechi avanti due set a zero e dominio che continua anche nel terzo. Nel terzo set 8-6 per i cechi al primo time out. Gli errori francesi aiutano gli avversari a gestire ancora meglio il match (11-7 quindi 16-8 alla seconda sospensione). La gara sembra proprio finita. Si assiste a un sussulto francese (16-20) anche se i giochi ormai sono fatti (25-16). “Siamo contenti del risultato, mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra - spiega soddisfatto del risultato il tecnico della Repubblica Ceca Jan Svoboda - ma non ci sentiamo appagati.
Tutta la competizione abbiamo giocato combattendo e lo faremo anche domani perché vogliamo giocarci al meglio la finale per il nono posto contro l’Argentina”. Il servizio è stata l’arma in più per i cechi. Questa l’opinione del capitano della Repubblica Ceca Ondrej Hudecek: ’Siamo contenti di aver vinto contro la Francia, abbiamo giocato meglio al servizio rispetto ai francesi, evidentemente eravamo più stimolati di loro per questa partita” Il tecnico della Francia Philippe Blain riconosce gli errori dei suoi: “Avevo chiesto di entrare in campo per fare una buona prestazione anche se siamo in una situazione non comoda.
Abbiamo cominciato bene, poi siamo entrati in difficoltà in fase offensiva, ed abbiamo fatto troppo poco per vincere questa partita”. Il capitano della Francia Oliver Kieffer rivolge i complimenti agli avversari: “Congratulazioni alla Repubblica Ceca, ci siamo calati male nel match ed in questo momento è giusto dire che siamo impotenti davanti a qualsiasi avversario”. Nel pomerigio: ARGENTINA – SPAGNA 3-1 (23-25, 25-19, 25-19, 26-24) ARGENTINA: Blanco 10, Conte 18, Ocampo, Quiroga 11, Sole 2, Pereyra 3, De Cecco 5, Gonzalez A.
(libero), Gonzalez D., Giustiniano , Crer 8, Scholtis 13. All: Weber. SPAGNA: Sevillano 7, Noda 4, Hernan , Fernandez 4, Perez 26, Garcia-Torres 7, Saucedo 2, Rodriguez 6, Salas 6, Llenas (libero), Gens 2, Palharini. All: Velasco Arbitri: Patty Salvatore (Usa) e Piotr Dudek (Pol) Note: durata set (25’, 22’, 24’, 26’). Spettatori 600. Argentina: battute sbagliate 13, ace 6, muri 9, ricezione positiva 67%, attacco 50%. Spagna: battute sbagliate 10, ace 6, muri 5, ricezione positiva 65%, attacco 48%.
E’ derby per Julio Velasco, argentino e adesso coach della nazionale iberica. Ma la sua Spagna, scesa in campo poco motivata, rimedia una lezione di volley dall’Argentina (3-1). Il match, valido per la finale per il nono posto, vede subito l’Argentina allungare (8-5 al primo time out) con Facundo Conte in bella evidenza. La Spagna reagisce ma sbaglia molto, concedendo il primo break agli avversari (18-16) più precisi in fase offensiva. Basta un errore, però, per riaprire la sfida (21-19) e una schiacciata argentina sbagliata riporta tutti in parità (22- 22).
L’Argentina sbaglia molto e alla fine regala il primo set (23-25). Quando la partita riprende è ancora la squadra di Weber (che cambia un paio di giocatori) a volare con il solito Conte. Al primo time out è 8-6 per i sudamericani che sembrano di nuovo protagonisti (11-7) grazie ai ‘centrali’ puntuali nell’andare a punto. L’Argentina brucia tutto con un paio di errori ma al time out è ancora padrona (16-14) e prova a fuggire con un paio di regali spagnoli e un muro (De Cecco), chiudendo il set 25-19.
Terzo set all’insegna dell’equilibrio ma al time out Quiroga e soci vanno avanti (8-6). E’ l’Argentina a fare la partita, nonostante il team di Weber soffra in ricezione. La sfida si mantiene in equilibrio (16-15) ma la Spagna non riesce a trovare continuità, soffrendo in attacco ( cedendo 25-19 il terzo set). Ancora punto a punto il quarto parziale, l’Argentina che vuole chiudere i conti definitivamente (8-6) con il capitano Rodrigo Quiroga protagonista. Dopo un vantaggio di 4 lunghezze (13-9) per i sudamericani, due battute spagnole riaprono il set (16-15).
Nuovo allungo argentino che sembra scrivere la parola fine (24-18). La Spagna prova il miracolo (24-24) che però non riesce (26-24 per l’Argentina il quarto e decisivo set). Javier Weber, coach dell’Argentina, è soddisfatto della vittoria e dei progressi messi in mostra dalla sua squadra: “La partita era importante e dopo aver disputato una brutta gara nella fase precedente siamo riusciti a giocare un po’ meglio. Nonostante questo non è stata una bella partita, e chi ha sbagliato meno ha vinto.
A tratti abbiamo giocato bene, e comunque sono contento perché arrivare nei primi dieci per noi è molto importante”. Il capitano argentino Rodrigo Quiroga ribadisce l’importanza di questo successo: “Non è stata una bella partita, ci sono state tante palle confuse da una parte e dall’altra, ma per fortuna abbiamo vinto. Per noi era una partita molto importante perché valeva due posizioni in classifica, quindi sono contento, ma domani speriamo di giocare molto meglio perché sarà una partita più difficile”. Julio Velasco, coach della Spagna, rivolge i complimenti agli avversari: “Complimenti all’Argentina che ha vinto una partita importante: entrambe le squadre volevano il nono posto e ne è venuta fuori una brutta partita, con molti errori.
Loro ne hanno fatti meno nei momenti decisivi e hanno vinto meritatamente. Abbiamo una partita difficile dal punto di vista mentale, dobbiamo ritrovare la concentrazione perché ci teniamo a vincerla. E’ stato difficile giocare contro l’Argentina, soprattutto nel momento dell’inno nazionale: non mi piace giocare né contro l’Argentina né contro l’Italia, però il nostro lavoro è questo. Ho cercato di non trasmettere queste emozioni ai miei giocatori ma non so se ci sono riuscito”. Julian Garcia Torres, capitano della Spagna, riconosce i meriti dell’Argentina: “E’ stata una partita difficile, con molti errori da parte di entrambe le squadre.
Alla fine del primo set un po’ la fortuna e un po’ l’errore dell’arbitro ci hanno dato un punto decisivo e abbiamo vinto il parziale, dopo però l’Argentina ha giocato meglio e ha vinto la partita quindi complimenti e buona fortuna a loro”. Questo il programma di sabato 9 ottobre al Mandela Forum: ore 17.00: Spagna-Francia (finale 11°-12° posto) ore 21.00: Argentina-Repubblica Ceca (finale 9°-10 posto)