Nella lista stilata dal governo dei luoghi “idonei” ad accogliere futuri depositi di scorie nucleari ci sarebbe anche la Maremma. Un'ipotesi, questa, che non è piaciuta per niente alle istituzioni di tutta la regione Toscana che hanno subito manifestato la propria contrarietà. Dopo il no convinto del governatore della Toscana Enrico Rossi, dell'assessore all'Ambiente Anna Rita Bramerini, del presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras e del sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi, arriva anche il no categorico di Legambiente. “Dopo l'assurda decisione di puntare sul nucleare – ha dichiarato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – arriva la decisione ancora più assurda di piazzare la Maremma nella lista delle possibili località che dovranno accogliere il deposito di scorie radioattive.
Una scelta che non sta né in cielo né in terra e che vedrà la convinta opposizione non solo delle associazioni e delle istituzioni ma anche dell'intera cittadinanza. Il governo vorrebbe far diventare la Maremma Toscana una vera battumiera del nucleare promettendo incentivi economici: una vera e propria strategia insensata che allontanerebbe sempre più il nostro territorio da un futuro propenso al turismo, all'agricoltura di qualità e allo sviluppo delle energie rinnovabili. L'associazione del Cigno si opporrà con ogni mezzo a questa scellerata ipotesi organizzando una forte e incisiva protesta in accordo con le associazioni di categoria e le istituzioni locali.
Lo scenario positivo che la Maremma ha costruito in questi anni puntando su ambiente e qualità della vita non può essere cancellata con scelte improbabili che minerebbero le basi dei settori portanti della nostra economia”. Proprio per questo Legambiente "chiede alla cittadinanza, al mondo associativo e alle istituzioni di portare avanti insieme, e in maniera decisa, la battaglia per scongiurare una sciagura che avrebbe gravi ripercussioni su tutto il territorio e sull'intera cittadinanza".