Questa sera gioca la serie A. Sono le 18.00 ed io mi affretto a sfogliare le pagine di internet per leggere le ultime sulle formazioni di Genoa-Fiorentina. Ma qualcosa attrae la mia attenzione, mi ruba un sorriso. La firma e' di Rosalba Carbutti, il blog "Questioni di cuore" ospitato all'interno del sito quotidiano.net. Leggo sopreso perche' la Carbutti cerca di rispondere alla domanda: "E' giusto pretendere una donna con la gonna?" Nel testo, l'autrice racconta di un dialogo con un suo amico stanco di condividere esperienze con donne professionalmente troppo impegnate e, secondo lui, poco inclini a pensare al proprio partner.
Facile l'estensione del discorso al tipico uomo che crede fedelmente nella regola: "una donna ha successo sul lavoro? La vita privata muore". A seguire il richiamo ad una nota pellicola cinematografica in cui alla carriera avviata di lei corrisponde un lui che si sente trascurato. Conciliare lavoro ed amore sembra impossibile almeno per l'amico della Carbutti e lei, giustamente, chiede pareri ai suoi lettori. A questo punto, preso atto del piacevole stile comunicativo di chi richiede un'opinione, sono felice di fornirla.
Non da amico della Carbutti (non ci conosciamo) ma da uomo. Semplicemente. Voglio rassicurare lei e tutte le donne che hanno lo stesso timore. Ci sono uomini (e credo che siano tantissimi) che desiderano donne da stimare, prima, ed amare dopo. Indipendentemente dal loro impegno professionale. In ogni caso, credo fermamente che tutti i successi professionali della persona che si ama sono anche un po' i propri visto che e' fondamentale riuscire a condividere attese ed ansie che precedono quei successi.
Siano grandi o piccolissime, le soddisfazioni, di uomo e donna, se condivise, riescono a fare da collante. Il fattore tempo? Va gestito. Pochi minuti possono avere anche lo stesso sapore e tepore di ore passate insieme: l'unica cosa premiante e' l'intensita' del rapporto, la complicita'. A questo punto sono contento di non aver approfondito la tematica "partita di questa sera" sperando di essere riuscito a dipingere un'alternativa all'amico di Rosalba Carbutti che, forse, non diceva sul serio.
Questo e' il mio augurio che rivolgo, prima di tutti, a lui. E' ora di tornare al calcio. Lo so, no so farne a meno. E' uno dei miei limiti.... Giuseppe Saponaro
