Altra giornata di allenamento in preparazione della gara contro l’Estonia. Prandelli prova altri amalgami tattici, Montolivo e Cassano (in foto) saltano una parte dell’allenamento composto da palleggi a centrocampo, possesso palla e schemi tattici, ma effettuano i giri di campo, lungo la pista di atletica, effettuati anche dai colleghi, rientrando poi in gruppo per la partitella. Per De Rossi seduta completa dopo le notizie giunte nella serata di ieri, recuperato. Partitella che vede Cassano, Pazzini e Quagliarella contrapposti a Gilardino, Rossi e Pepe.
Montolivo provato con Pirlo e Lazzari, mentre De Rossi con Palombo e Cigarini. Da una parte: Viviano, De Silvestri, Chiellini, Bonucci, Molinaro, Montolivo, Pirlo, Lazzari, Rossi, Gilardino, Pepe Dall'altra in casacca: Sirigu, Cassani, Bovo, Gastaldello, Antonelli, Palombo, Cigarini, De Rossi, Quagliarella, Pazzini, Cassano. La partitella termina a reti inviolate Nell’Aula Magna di Coverciano, Andrea Pirlo, per lui è un esordio ai microfoni del Centro Tecnico Federale nel faccia a faccia con la stampa: “C’è bisogno di ripartire, il pecedente ciclo è finito, credo di poter vivere ancora dei bei momenti, lo spirito è giusto.
C’è da lavorare visti i tanti giocatori nuovi, dovremo amalgamarci”. Andrea Pirlo è mancato molto ai mondiali, con il senno di poi, il suo ingresso sarebbe servito a dettare i tempi ed a produrre gioco, con il responso del campo, il suo innesto ha offerto un altro volto dell’Italia di Marcello Lippi: “Ho sofferto tanto per l’eliminazione, un brutto mondiale ed una brutta estate avrei potuto dare il mio contributo alla squadra. Spero di essere un giocatore importante è dall’Under 15 che faccio parte di questa squadra, quando gli azzurri giocano l’obiettivo è sempre quello di dimostrare tante cose in tutto il mondo” Calcio di qualità con Pirlo e Cassano: “Tanti giocatori di qualità, da Montolivo, De Rossi, Cassano, ci sono i presupposti per poter crescere anche con un mister che ha dimostrato la propria bravura sino ad ora.
Non che la nazionale del mondiale fosse priva di esperienza, ma forse il palcoscenico era troppo grande per puntare ad alti traguardi". "Due persone totalmente diverse Lippi e Prandelli - commenta il regista rossonero - ma con lo stesso spirito di portare in alto la Nazionale. L’aria nuova è portata dal mister nuovo, dai giocatori nuovi, si riparte da zero, dalle sconfitte, quindi si può essere solo ottimisti, ci vorrà tempo, abbiamo necessità di crescere. Se non veniamo ricordati come campioni del mondo è perché restano più a mente gli ultimi risultati ed è giusto che se i risultati non arrivano vi siano le critiche.
Bisogna iniziare a giocare al calcio, abbiamo visto che le squadre che giocano con scambi palla a terra e mostrando qualità resistono e vincono”. “Antonio Cassano è arrivato con la solita grinta – racconta Andrea Pirlo - la solita simpatia anche se ha risentito dei fastidi alla schiena e ci aspettavamo di poterlo anche perdere, adesso c’è ottimismo”. Sembra che Prandelli abbia già deciso e la fascia di capitano spetta al centrocampista: “Essere capitano della nazionale è motivo d’orgoglio, lo è stato per tutti, ma le motivazioni, gli stimoli ci sono anche se non lo sei, non mi sento una chioccia per gli altri ragazzi, ma un giocatore importante sì” Questa partita con l’Estonia rischia di esser presa come una scampagnata, in realtà la condizione e l’obbligo di vincere impongono molta attenzione: “La vittoria deve essere sempre obbligatoria, se non hai in testa di vincere non scendi in campo, le insidie ci sono come in ogni partita.
Se non c’è un gruppo unito i risultati non arrivano, la cosa importante è avere una mentalità comune di fare bene” “Ieri sera abbiamo scelto i numeri di maglia – la numerazione è libera, ha ricordato Pirlo – ho detto ai compagni, Datemi il 21, il resto sceglieteveli” Invasione di giocatori dall’estero, anche di livello mediocre: “Scelte societarie, anziché investire nei giovani italiani che potrebbero trovare spazio e crescere, magari molti che arrivano non li sentiamo più nominare, è un peccato” Parentesi sull’argomento Milan, che si è aggiudicato lo scudetto del Calciomercato estivo: “Dobbiamo cercare di vincere con il Milan, siamo sullo stesso livello dell’Inter, i giocatori nuovi sono fortissimi.
Non mi aspettavo all’inizio questa partenza. Ibrahimovic aveva già un contratto alto al Barcellona, di conseguenza quando arriva da noi resta un giocatore di spessore, ha fatto 25 reti nella passata stagione, normale che in una squadra come il Barcellona con grandi campioni abbia trovato difficoltà ad emergere ma quando è stato chiamato ha sempre offerto il suo apporto” di Antonio Lenoci