“Nulla da obiettare sulla rigidezza delle norme contenute nel nuovo codice della strada, ma un’obiezione di fondo va fatta sul metodo che viene usato dal Governo per fare le leggi”. Lo ha dichiarato Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana, che rappresenta oltre 160 piccoli comuni montani. “Leggo con stupore - dice Giurlani - che nel codice di stabilisce una funzione associata tra comuni con almeno 15 Vigili urbani! Dire che la norma è assurda e niente affatto praticabile è come ...
scoprire l‘esistenza dell’acqua calda”. E questo per almeno due motivi: intanto non si può modificare l’assetto istituzionale degli enti locali con una legge qualsiasi dimenticando che esiste una Costituzione e che ci vogliono leggi ad hoc per modificare l’attività di un ente locale; secondo, ed è ancora più grave, non si capisce come si possano mettere insieme 15 Vigili in nontagna dove piccoli comuni ne hanno solo qualcuno e per raggiungere il numero di 15 bisognerebbe associare almeno una diecina di comuni che sono distanti tra di loro per decine di chilometri. “C’è un DDL Calderoli in discussione, c’è una Codice delle autonomie da definire - dice Giurlani - ebbene lavoriamo su questi e troviamo le soluzioni adeguate.
Non è possibile andare avanti ad improvvisazione come se il comune fosse una slot-machine da far funzionare con qualche centesimo di euro!”.