b008251903-crisi-del-pomodoro-la-regione-non-lasceremo-soli-i-produttori

Crisi del pomodoro, la Regione: ''Non lasceremo soli i produttori''

Alla riunione di oggi, alla quale hanno partecipato le associazioni di categria degli agricoltori, faranno seguito a breve ulteriori incontri. In calendario è stato inserito un vertice degli assessori provinciali con l'assessore regionale il 31 agosto.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 agosto 2010 19:03

Rassicurazioni alle aziende e appello al Governo. E' duplice il messaggio che l'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Salvadori, invia al termine della riunione sulla crisi del pomodoro tenuta oggi d'urgenza in Regione Toscana. "Alle aziende che coltivano i pomodori dico che non le lasceremo sole – sottolinea Salvadori – ma mi rivolgo anche alla grande distribuzione e alle aziende toscane di trasformazione. A questi soggetti, con i quali avrò incontri in tempi brevissimi, dico di non cedere alla logica del prezzo stracciato a scapito della qualità comprando i pomodori cinesi.

Alle aziende di trasformazione chiedo anche di rispettare gli accordi fatti". Ma il grosso delle aziende di trasformazione non risiede in Toscana. Di qui l'appello pressante al Governo e al Ministro dell'Agricoltura Galan. "La crisi del pomodoro non è solo un problema della Toscana – sottolinea Salvadori – e se le aziende di lavorazione risiedono prevalentemente in Campania, la produzione di pomodori è diffusa in molte regioni. Si tratta di una questione nazionale ed è in questi termini che deve essere affrontata.

E' ovvio – nota l'assessore regionale – che per fronteggiare la concorrenza dei pomodori cinesi ci vuole un'azione coordinata a livello centrale. Il Ministro Galan, al quale scriverò subito una lettera per invitarlo a prendere in mano la questione, che è – ribadisco – una questione nazionale, deve muoversi con vigore per difendere le nostre produzioni. Qui si tratta di difendere il “made in Italy”". L'appello è rivolto anche a Bruxelles. "Anche l'Unione Europea – dice Salvadori - deve farsi carico del problema se non vogliamo rischiare che i nostri agricoltori smettano di coltivare pomodori.

Rischiamo il paradosso: e cioè che mentre la dieta mediterranea viene dichiarata patrimonio immateriale dell'Umanità da parte dell'Unesco, le nostre produzioni agroalimentari, non solo i pomodori, che della dieta mediterranea sono componenti essenziali, vengono lasciate in balìa della concorrenza cinese". Alla riunione di oggi, alla quale hanno partecipato le associazioni di categria degli agricoltori, faranno seguito a breve ulteriori incontri. In calendario è stato già inserito un vertice degli assessori provinciali con l'assessore regionale che si terrà nel pomeriggio del 31 agosto presso la provincia di Siena.

Altri incontri verranno fissati al più presto con i rappresentanti dei trasformatori e della grande distribuzione. di Laura Pugliesi La foto è tratta dall'album di Aelle su Flickr.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza

© 1997-2024 Nove da Firenze. Dal 1997 il primo quotidiano on line di Firenze. Reg. Trib. Firenze n. 4877 del 31/03/99.