Non ce l'ha fatta. E' morto oggi, poco dopo le 13, al Policlinico Gemelli di Roma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Cossiga aveva ricoperto l'incarico di capo dello Stato dal 1985 al 1992, quando due settimane prima della fine del mandato si dimise e le funzioni presidenziali furono assolte, come previsto dalla Costituzione, dall'allora presidente del Senato, Giovanni Spadolini. Cossiga ormai da una settimana era ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma e fin da subito le sue condizioni erano apparse gravi. Per la biografia di Francesco Cossiga su Wikipedia, clicca qui. I messaggi di cordoglio Cordoglio per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga è stato espresso dall’onorevole Valdo Spini, presidente della commissione affari istituzionali del Comune di Firenze ed ex ministro della Repubblica.
“Ricordo - ha detto Spini - due espisodi in particolare: Cossiga volle essere il primo Presidente della Repubblica a visitare le valli valdesi nel 1989 ed in quell’occasione ebbi l’onore di accompagnarlo in rappresentanza del governo italiano. Da cattolico liberale, l'ex Presidente della Repubblica aveva il senso del pluralismo religioso anche in campo cristiano Il secondo episodio è legato alla particolare consapevolezza che egli ebbe del precipitare della crisi della prima Repubblica.
Quando si formò il governo Andreotti VII , mi disse: 'La verità è che tutti i partiti, anche il tuo (leggi il Psi) hanno avuto paura delle elezioni anticipate (eravamo nel 1991) ma hanno sbagliato perché dopo sarà peggio'. Era vero, l’anno dopo si svolsero le elezioni del 1992 che dovevano essere le ultime della prima repubblica, fatto che egli aveva compreso in anticipo. Scompare – ha continuato Spini - un uomo controverso, che si è trovato al centro di vicende di grandi difficoltà, ma che non ha mai perso un suo particolare spessore culturale ed umano che tengo a ricordare”. "A nome della Giovane Italia di Firenze e di tutti i giovani vicini al Popolo della Libertà esprimo il mio più sentito cordoglio per la scomparsa dell'ex Presidente della Repubblica e senatore a Vita, Francesco Cossiga".
Così Francesco Torselli, consigliere comunale a Firenze nella fila del Pdl e dirigente nazionale della Giovane Italia, l'organizzazione giovanile del Pdl. "Con la scomparsa di Cossiga - commenta il consigliere del Pdl - se ne va un protagonista assoluto della politica italiana della cosiddetta prima Repubblica e l'uomo che con le sue famose 'picconate' contribuì ad aprire la strada alla seconda Repubblica ed all'uscita dal 'ghetto' del Movimento Sociale. Con Cossiga - conclude Torselli - se ne vanno anche i tanti segreti che hanno avvolto il nostro paese durante gli anni delle stragi e del terrorismo". “La morte del Presidente emerito Francesco Cossiga priva il nostro Paese di uno dei maggiori protagonisti della storia della Repubblica.
Con lui scompare l’uomo che più ha rappresentato la complessità e le difficoltà della politica italiana negli anni della seconda metà del secolo”. Così il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, ha commentato la scomparsa dell’ex Presidente della Repubblica. “A Cossiga va riconosciuto il merito di aver saputo difendere le istituzioni anche con forti accenti pragmatici e personali, di fronte al rischio e alle molteplici insidie per la democrazia che nacquero e si svilupparono in quegli anni”. “Anche l’amministrazione e la città di Firenze si uniscono alla commozione del Paese per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica italiana Francesco Cossiga”.
Lo afferma il sindaco Matteo Renzi. “Cossiga - sottolinea Renzi - è stato una figura che ha segnato mezzo secolo della storia d’Italia e che ha sempre continuato, con quella vivacità intellettuale che gli era propria, ad animare fino all‘ultimo il dibattito politico”.