"Ciò che ha detto monsignor Livi, e che ha ribadito sostanzialmente anche il sindaco Renzi, ci trova in totale sintonia. É ora che Firenze si liberi da quelle sacche di illegalità che in molte aree determinano situazioni di disagio e rischio per la popolazione". L'assessore regionale Riccardo Nencini interviene sull'allarme lanciato ieri dal parroco di San Lorenzo, don Angelo Livi, durante la consueta messa del 10 agosto, con un appello al quartiere e a tutta la città a recuperare il proprio decoro e a impedire che l'accoglienza ai cittadini stranieri si trasformi in occupazione da parte di questi.
"É un invito che sottoscriviamo – aggiunge ancora l'onorevole Riccardo Nencini –. L'irregolarità genera illegalità diffusa che si ripercuote su tutte le attività. Pochi giorni fa sono intervenuto sulla situazione che si è determinata nel quartiere di San Lorenzo ed ho incontrato molta attenzione nei confronti delle mie recenti proposte (sinergie tra Inps, Inail e Guardia di Finanza). Il grido d'allarme di tanti negozianti è la spia evidente di una situazione che non può essere trascurata ma che merita un intervento immediato.
Attenzione – avverte l'assessore – il problema non è la presenza di culture diverse dalla nostra ma il comportamento troppo spesso illegale dei cinesi. Non vogliamo assolutamente impedire integrazione ed inclusione ma ristabilire le regole della convivenza e della legalità. Proprio per questo mercoledì prossimo, 18 agosto, firmeremo con il Comune di Firenze un accordo per la legalità". Quello che sta adesso accadendo a Firenze in altre aree della Toscana è già una realtà consolidata.
"La Regione – ha concluso Nencini – su questo fronte sta tentando in tutti i modi di intensificare il monitoraggio ed il controllo, con l'aiuto di tutti i soggetti interessati. Con la consapevolezza che la battaglia contro il degrado e per la legalità è una priorità istituzionale e sarà decisiva per la qualità della vita nelle nostre città". di Federico Taverniti