Bagnanti più sicuri alla Costoli. D’ora in poi il complesso natatorio del Campo di Marte può disporre di un defibrillatore modello Heart Start che, usato in caso di eventi traumatici come l’arresto cardiocircolatorio, può salvare una vita. Oggi Matteo Tirinnanzi, in rappresentanza dell’azienda Laerdal, ha simbolicamente consegnato al vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella il primo dei due apparecchi (l’altro è destinato allo stadio Ridolfi), che sarà utilizzato in caso di bisogno da personale della piscina opportunamente addestrato dopo un corso già effettuato.
“Si tratta – ha detto il vicesindaco Nardella – di un’iniziativa molto utile perché rappresenta uno strumento estremamente importante per quanto riguarda la prevenzione e il pronto intervento in caso di problemi legati, in questo caso, all’attività sportiva. Questa donazione, per la quale ringrazio la Laerdal che fra l’altro è un’azienda toscana, è stata fatta al Comune di Firenze, ma in realtà è un dono prezioso alla collettività. Vorrei anche ringraziare gli operatori e il personale della piscina che in questi giorni hanno effettuato il corso per l’utilizzo di questo apparecchio che può salvare vite umane”.
La società Laerdal fu fondata nel 1940 e dalla produzione di giocattoli e libri innovativi per bambini, nel 1960 iniziò a promuovere la causa della rianimazione cardiopolmonare e del soccorso d’emergenza. Oggi Laerdal Medical si dedica a contribuire e salvare vite umane con prodotti, servizi e soluzioni che sostengono la Catena della Sopravvivenza. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della commissione sport Leonardo Bieber: “Si tratta di un giorno importante perché è il primo atto concreto che recepisce gli indirizzi di una mozione della commissione sport e approvata in consiglio comunale sulle corrette pratiche sportive, che invita l’Amministrazione comunale a farsi parte attiva per garantire da un lato che la pratica sportiva sia svolta nella massima sicurezza per la salute dei cittadini e dall’altro a promuovere lo sport inteso non solo come fattore benefico per la salute, ma anche come strumento di educazione alla vita”.
L'arresto cardiocircolatorio è una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati, dagli studi clinici pubblicati in Europa e negli Stati Uniti risulta che l'arresto cardiocircolatorio colpisce una persona su mille, in Italia la stima è di 60.000 persone all'anno. La possibilità di salvare le persone colpite da arresto cardiocircolatorio si riduce del 10% ogni minuto che passa dall'inizio dell'evento. Dopo 5 minuti il cervello e il cuore stesso subiscono danni irreversibili che compromettono la sopravvivenza del paziente anche se viene rianimato.
L'unica terapia efficace e comprovata, che deve essere eseguita precocemente per trattare questa patologia mortale, è la defibrillazione precoce abbinata a una rianimazione cardiopolmonare. Il trattamento immediato (entro 4 minuti) di un paziente colpito da arresto cardiocircolatorio, con defibrillazione precoce effettuata da operatori opportunamente addestrati (in attesa del 118), nell’85% dei casi ha dimostrato che la “scarica salvavita” può essere risolutiva. La tecnologia e la facilità di funzionamento dell’Heart Start (1.600 euro + iva il suo costo) ha permesso l'uso di questi strumenti anche a personale non medico.
I defibrillatori di questo tipo infatti si differenziano da quelli normali per caratteristiche di estrema praticità (può essere utilizzato da personale non sanitario) perché ha dimensioni e peso limitati (meno di 2 kg), dispone di soli due pulsanti (on/off e scarica), analizza il ritmo cardiaco del paziente decidendo quali ritmi defibrillare, non hanno bisogno di manutenzione e utilizzano una scarica bifasica a bassa energia (150 joule) che non danneggia il miocardio rispetto a una normale scarica monofasica.
(fd)