Aperta un'inchiesta Pisa su quella che sembra la scena di un vecchio film e che avviene a pochi giorni da un`altra evasione a Lodi. Due pericolosi malviventi sono scappati scavalcando il muro di cinta durante l'ora d'aria nel pomeriggio dal carcere di Pisa, dove sono detenuti 458 individui. Evasione in piena regola, con tanto di lenzuolo bianco intrecciato per calarsi dalla cella. Così due detenuti, di nazionalità albanesi, sono evasi all'ora di pranzo dal carcere circondariale 'Don Bosco'. "Lo avevamo detto e lo riaffermiamo anche dopo quest’ennesima evasione beffa -commenta Eugenio Sarno, Segretario Generale UIL PA Penitenziari- chiunque decida, quando e se vuole, può tranquillamente evadere dalle nostre prigioni.
E non certo per imperizia della polizia penitenziaria. Evidentemente le nostre denunce sull’Amministrazione Penitenziaria insipiente e incapace trovano ragione proprio in questi eclatanti episodi, che minano l’ordine pubblico. A distanza di pochi giorni dalla doppia evasione di Lecco, altri due pericolosi malviventi sono scappati dal muro di cinta durante l’ora d’aria a Pisa. D’altro canto, come a Lecco, anche a Pisa il contingente di polizia penitenziaria è gravemente in sofferenza.
Una sola unità, infatti, questa mattina era preposta alla sorveglianza di tre cortili di passeggio. Oggettivamente impossibile, quindi, tenere sotto controllo circa centocinquanta detenuti. Laddove avrebbero divuto operare tre agenti ne era presente uno solo. Questa è l’ordinarietà straordinaria che si registra in tutte le carceri. Appena qualche giorno fa abbiamo nuovamente invitato il Capo del DAP a recuperare le tante, troppe unità di polizia penitenziaria impiegate in strutture extra penitenziarie.
E’ ora di rompere queste nicchie di privilegio, è ora di mandare all’aria questo insostenibile sistema di raccomandazioni, alimentato anche dai sindacati amici. Analogamente vogliamo sperare che il Ministro Alfano dimostri al Paese di avere nella sua agenda dei lavoro anche la questione penitenziaria. Così come il Ministro Maroni forse, ora, comprenderà perché abbiamo sempre sostenuto che le carenze di organico e le criticità del sistema penitenziario fossero da ritenersi problemi direttamente connessi all’ordine pubblico.
Adesso il Governo Berlusconi,in materia penitenziaria, fa segnare un altro record : dopo quello di presenze e di suicidi in carcere ora si segna anche il record di detenuti evasi. Ben 10 in questi sette mesi del 2010, cui si debbono aggiungere otto tentate evasioni sventate dal personale. E tutto ciò mentre il personale di polizia penitenziaria nelle carceri continua a diminuire per effetto di : quiescenze, collocamenti a risposo, impiego in strutture extra penitenziarie".