La Squadra Mobile della Questura di Lucca ha tratto in arresto un 26enne messicano, di professione giardiniere e soggiornante a Bologna, dove lavorava presso una facoltosa famiglia di imprenditori. L'uomo è accusato del tentato omicidio del figlio 16enne del proprio datore di lavoro che, per motivi ancora da chiarire, avrebbe accoltellato alla schiena con un'arma lunga ben 38 cm e poi tentato di finire a bastonate. L’aggressione sarebbe avvenuta, al culmine di una lite, il 30 giugno nella villa dove il 26enne messicano prestava servizio; sul luogo si erano recate la Squadra Mobile e le Volanti della Questura di Bologna che, dopo aver prestato soccorso al ragazzo, finito all’ospedale con 25 giorni di prognosi, hanno acquisito le testimonianze dei domestici e diramato la nota di ricerca del fuggitivo.
La sera del primo luglio, verso le 22, personale della Squadra Mobile di Lucca e del Commissariato di Viareggio ha rintracciato il messicano che si era nascosto da dei parenti a Stiava di Massarosa, sottoponendolo a fermo di indiziato di delitto e conducendolo al carcere di San Giorgio. Il gip di Bologna ha poi emesso nei confronti del messicano la misura della custodia cautelare in carcere, inviandola alla Squadra mobile di Lucca che gli ha notificato il provvedimento in carcere.