"Jazz must be a woman..." cantava il poeta/musicista Ted Joans. E non solo il jazz, a giudicare dal numero di signore e signorine che pop, rock e classica hanno consacrato al successo. Sulle donne in musica ha puntato i riflettori l’edizione 2010 del Festival delle Colline (a proposito, anche la direzione artistica è al femminile, Silvia Bacci del Centro Pecci). Un percorso inaugurato con la vocalist Barbara Casini e portato avanti con Keiko Mitsuhashi, Cristina Donà, Naif, Zstar, Rosalia De Souza, Susy Bellucci...
E che giovedì 22 luglio - Villa Medicea Poggio a Caiano, ore 21,30, ingresso 10 euro - si conclude con un’altra artista eccezionale, la contrabbassista americana Esperanza Spalding, per quello che, senza nulla togliere agli altri, si annuncia il concerto più atteso di tutto il Festival, con già oltre 400 prenotazioni (ricordiamo che, a differenza delle prevendita, la prenotazione è gratuita, basta andare sul sito, compilare il form e ritirare i biglietti alla cassa, la sera stessa dello spettacolo). Già prodigio del contrabbasso all'età di quindici anni, Esperanza Spalding è talento puro.
A vent'anni era la più giovane insegnante del Berklee College of Music, lavorando a fianco di Pat Metheny, Joe Lovano e Patti Austin, solo per citarne alcuni. Adesso, a 24 anni, con un Grammy Jazz Awards appena vinto e un fan di nome Barack Obama – che l’ha voluta ospite alla cerimonia di consegna del Premio Nobel per la pace - è tra le stelle del jazz mondiale. La tecnica sopraffina e una voce a dir poco incantevole fanno di quest’artista una sirena postmoderna. Il corpo minuto quasi scompare sotto l’acconciatura afro e l’ingombrante strumento, il contrabbasso.
Ma bastano pochi istanti per assistere ad una vera e propria fusione... Esperanza passa con disinvoltura dal bebop al flamenco, dall’inglese al portoghese, attingendo a pieni mani dai due album “Junjo” e “Esperanza” (mentre un terzo lavoro è in dirittura d’arrivo). Oprah Winfrey l’ha inserita tra le 10 Women on the Rise nel numero di maggio 2010 di The Oprah Magazine. Contrabbassista, vocalist e compositrice, unisce il meglio della vecchia scuola alle nuove tendenze. L’ultimo album, “Esperanza”, è frutto di un lavoro a fianco di affermati musicisti tra cui il chitarrista flamenco Niño Josele, il percussionista Jamey Haddad, il batterista Horacio “El Negro” Hernández ed il sassofonista Donald Harrison.
Il disco si apre con “Ponta de Areia”, composizione di Brant Fernando Rocha e Milton Nascimento, che Esperanza canta in portoghese, con eleganza e scioltezza. Particolarmente riuscita anche “Fall In” e ancor più intensa la versione castigliana dello standard “Body & Soul”, che diventa “Cuerpo Y Alma”. “Samba Em Preludio”, che conclude il disco, è un elegante affresco di stampo minimale: contrabbasso, chitarra e voce. In questo tour italiano 2010 Esperanza Spalding è affiancata da Leonardo Genovese al piano, Francisco Mela alla batteria, Entcho Todorov al violino, Dave Eggar al violoncello, Hiroki Taguchi alla viola, Leala Cyr ai cori. ESPERANZA SPALDING Contrabbassista, cantante e compositrice, Esperanza Spalding non poteva essere battezzata con nome migliore.
Con i suoi 24 anni questa ragazza-prodigio è infatti una delle maggiori speranze del jazz internazionale. Nata nel 1984, cresce in una casa e un quartiere multilingue di Portland, Oregon, tirata su soltanto dalla madre, una donna molto determinata che riesce ad educarla al meglio nonostante le ristrettezze economiche e una malattia che costringe la figlia a casa per lunghi periodi. A 5 anni entra come violinista nella sua prima orchestra, la Società della Musica da Camera dell’Oregon, dove suona per dieci anni.
Nel mentre scopre il contrabbasso e tutte le strade che le apriva quello strumento, lontano dalla musica classica. A 16 anni lascia l’orchestra e si diploma in musica grazie a una borsa di studio all’Università statale di Portland. Era la più giovane del suo corso. Poi approda al Berklee College, dove non solo si laurea, ma diventa insegnante di contrabbasso a soli 20 anni, la più giovane di sempre per il prestigioso college di Boston. Intanto suona insieme a grandi musicisti come Stanley Clarke, Pat Metheny, Donald Harrison, Joe Lovano e la cantante Patti Austin.
Nel 2008 pubblica il suo nuovo album, il debutto con la Heads Up, che sta ricevendo grandi riscontri di critica e pubblico in tutto il mondo.