Nonostante la sconfitta di misura subìta in finale dalla Bulgaria il ritorno della Nazionale di basket a Firenze dopo un’assenza durata 13 anni è stato accolto con entusiasmo dal pubblico. Va detto, a questo proposito, che le quali 5 mila presenze registrate nei tre giorni di gare al Nelson Mandela Forum sono state addirittura superiori alle aspettative, considerato che si trattava di un quadrangolare amichevole – oltre alle due finaliste sono scese in campo anche Macedonia e Polonia – e il caldo torrido del fine settimana che ha dirottato una buona fascia di pubblico potenziale verso località balneari. Soddisfazione per la buona riuscita di questa prima edizione del Trofeo Mandela Forum è stata espressa dal vicesindaco e assessore allo sport del Comune di Firenze, Dario Nardella.
“E’ motivo di prestigio aver riportato la Nazionale di basket a Firenze dopo una lunga assenza – ha detto-. Ora mi aspetto che il movimento del basket fiorentino, che vanta il più vasto vivaio del centro Italia, sia stimolato da questo grande evento. La federazione ha avuto parole di elogio per il nostro operato e altrettanto facciamo noi dicendo a Dino Meneghin che l’averci permesso questa manifestazione è motivo di orgoglio per tutti. Il sindaco Matteo Renzi ha confermato quanto già detto in precedenza, augurandosi che questa esperienza possa nuovamente ripetersi”. Massimo Gramigni, presidente dell’associazione Mandela Forum, ha preso atto compiaciuto della buona risposta del pubblico.
“Sapevamo che il periodo non ci avrebbe favoriti ma ciò che ci premeva capire era se l’interesse per il basket a Firenze fosse ancora vivo o meno. E da questo punto di vista non possiamo che essere soddisfatti; peccato, semmai, per chi non c’era perché ha perso una buona occasione per godersi uno spettacolo veramente di alto livello”. Sulla festa per i 92 anni di Nelson Mandela celebrata alla fine degli incontri di domenica, con le squadre schierate al centro del campo ed il classico taglio della torta, Gramigni, alludendo alla statura degli atleti, ha poi aggiunto: “Sono convinto che siano stati gli auguri più ‘alti’ al mondo; quando Mandela vedrà il filmato che gli abbiamo inviato lo gradirà senz’altro”.