PRATO– Se trenta anni fa nella fiorente piana pratese si fosse invitato un giovane a fare il contadino sulle alture del Monte Albano per produrre vino, mentre l'industria tessile locale prcedeva a gonfie vele, il giovane ci avrebbe voltato le spalle senza nemmeno rispondere. Oggi la situazione è capovolta. Il vino è una delle poche eccellenze a vendere ancora e le tipicità gastronomiche sembrano l'ultima speranza commerciale in un territorio in difficoltà. Così vale la pena di salire sulle alture, un tempo dimenticate per scopire le ragioni del successo di un relativemente piccolo consorzio, costituito da 15 aziende vivaci.
L'occasione è stata Di Vini Profumi 2010, la manifestazione che ha preso il via ufficialmente venerdì sera nella Tenuta di Capezzana con la cena di benvenuto per gli ospiti della stampa e delle tv. La famiglia Contini Bonacossi ha accolto i tanti partecipanti nella spaziosa vinsantaia della Tenuta. E' stata l’occasione per incontrare gli artefici di questo successo, come Emilio Mannelli del Podere Allocco, il più piccolo aderente al consorzio, con i suoi due ettari e mezzo.
Mannelli è un artigiano tessile, ma da 12 anni ha trasformato il suo divertimento privato, il vigneto di famiglia, in una seconda attività economica. Con l'aiuto del genero, figlio di immigrati siciliani, ha dato vita ad un'attività fiorente, che, con l'adesione al Consorzio, ha allargato l'orizzonte commerciale è l'attività promozionale attraverso fiere e marketing internazionale. Venerdì il presidente della Provincia Lamberto Gestri e l’assessore al Turismo Antonio Napolitano, insieme al presidente della Strada dei vini di Carmignano Alessandro Cocci e al presidente del Consorzio del Carmignano Igor Fiorini hanno fatto gli onori di casa.
“La scommessa sul turismo è una delle priorità che ci siamo posti fin dall’inizio – ha detto il presidente Gestri – Lo sviluppo di questo settore è legato alla valorizzazione del nostro ricco patrimonio storico e architettonico e anche di prodotti tipici, ma rappresenta al tempo stesso un’opportunità economica di cui non ci sfugge certo il valore”. “Su questa manifestazione la Provincia investe molto come strumento di promozione in sé ma anche come momento centrale attorno a cui far ruotare una serie di iniziative legate ai tanti, eccezionali, prodotti del nostro territorio – ha sottolineato Napolitano - Abbiamo puntato a rinnovare la manifestazione e una delle novità di quest’anno, alcuni vini calabresi in degustazione, diverrà un appuntamento stabile ogni anno con i prodotti di altri territori”. Dopo l'avvio ufficiale DiVini Profumi è proseguito ieri mattina al ristorante La Cantina del Redi con la degustazione dei vini in barrel tasting e alla cieca con il servizio dei sommelier AIS.
Tredici le aziende produttrici che hanno presentato in anteprima l'annata 2008 – e alcune 2007 – del Carmignano insieme al marchese Pancrazi, Villa di Bagnolo, che ha presentato il Pinot. Alcune aziende aderenti alla Strada hanno presentato anche gli oli sempre della zona di Carmignano, che da qualche anno ottengono riconoscimenti anche a livello nazionale per qualità e gradevolezza. IL CARMIGNANO E LA PRODUZIONE Sul Carmignano e sulla straordinaria crescita in termini di qualità e quantità di cui è stato protagonista negli ultimi anni si è detto molto.
Agli inizi degli anni Novanta gli ettari a vigneto erano poco più di 100, praticamente gli stessi dai tempi di Cosimo III de’ Medici, mentre oggi superano i 200, di cui 150 destinati a docg e doc. Anche la produzione è notevolmente aumentata passando dai duemila ettolitri del 1999, di cui ben 1.080 solo di Capezzana, ai circa settemila del 2007. IL CONSORZIO DEI PRODUTTORI In crescita anche i produttori aderenti al Consorzio, a partire dal 2000 sono entrate in produzione ben 5 nuove aziende: Podere Allocco, Tenuta La Borriana, Fattoria Le Ginestre, Podere Le Poggiarelle, Podere Il Sassolo e Colline S.
Biagio. Una crescita dunque caratterizzata da forti investimenti nel rinnovo delle vigne e nelle cantine. Attualmente il Carmignano è esportato in Italia per oltre il 50%, un altro 30% in Europa e il restante in altri mercati come quello americano. L’obiettivo del Consorzio di Tutela dei Vini di Carmignano sarà a breve periodo quello di far conoscere ed apprezzare sempre di più il Carmignano sul mercato italiano e su quelli esteri in particolare in Russia ed Asia. IL CARMIGNANO E LE ANNATE Nei calici di Di Vini Profumi 2010 molta della produzione delle diverse aziende, in particolare, il frutto delle annate 2007 e 2008 delle quali cerchiamo di dare qualche notizia di largo interesse.
Alle 17 di ieri si sono aperti i cancelli del giardino Buonamici che è stato subito invaso da tantissimi visitatori che si sono avvicinati ai banchi d'assaggio per degustare, oltre ai vini di Carmignano, di cui viene presentata l'anteprima 2008, anche le grappe di Carmignano, i salumi tra cui la mortadella di Prato, i mieli, e i famosi biscotti nelle numerose varietà. Il 2007 è un'annata di vendemmia precoce con risultati qualitativi eccezionali in particolare per per il Canaiolo, vitigno particolarmente delicato da trattare.
I vini 2007 si distinguono per una buona intensità aromatica, grande potenza, corpo e alcol a livelli molto elevati, ma anche una buona armonia ed un’ottima maturità fenolica. Vini destinati sicuramente ad una lunga vita in bottiglia dove miglioreranno le loro qualità per oltre venti anni. Per il 2008 ancora anticipo nella raccolta, di almeno 10–15 giorni rispetto alle zone più alte del Chianti Classico, ma la precocità non accorcia il periodo vegetativo, in quanto molto precoce a Carmignano è anche il germogliamento.
Il clima del 2008 è stato un anno siccitoso, caratteristico anche per le temperature di raccolta, sicuramente inferiori alla media degli ultimi anni. Questo ha permesso un miglior controllo delle partenze fermentative e un più regolare decorso. I vini 2008 hanno ottima intensità aromatica, buone acidità, colori vivi anche nel sangiovese, generalmente sempre carente sotto questo aspetto, equilibrio e ottima maturità dei tannini, vini dunque destinati ad una notevole longevità. L'OLIO DI CARMIGNANO Per quanto riguarda gli oli infine Carmignano vanta una lunga tradizione, fatta di frantoi, di storiche aziende agricole ed una olivicoltura di eccellenza che ha portato il proprio olio ad ottenere il riconoscimento “Toscano” IGP, con la menzione geografica aggiuntiva 'Montalbano'.
L'olio extravergine che si produce in questo territorio ha decisamente caratteristiche organolettiche di eccellenza, assoluta armonia ed equilibrio fra gli attributi aromatici. Molto apprezzato è il suo flavour fruttato fresco, con le note di amaro e piccante decisamente predominanti, ma senza quel carattere di aggressività che spesso contraddistingue l'olio toscano. Ne esce un prodotto equilibrato, armonico, piccante, dal profumo fruttato intenso. N. Nov.