Tutti assolti, perché il fatto non sussiste. Nessuna condanna per lo smog e le polveri sottili. Il Tribunale di Firenze non ha accolto la tesi della Procura che aveva chiesto la condanna ad otto mesi per l'ex presidente della Toscana Claudio Martini e l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici e a cinque mesi per l'ex assessore Marino Artusa e numerosi altri primi cittadini toscani. Soddisfatto naturalmente il presidente Enrico Rossi.
"La sentenza – commenta – dimostra che la Regione Toscana e gli altri altri Comuni coinvolti hanno sempre agito nel rispetto della legge e delle normative comunitarie. Ma evidenzia anche un altro aspetto: che l'inquinamento non deriva solo da fonti locali ma anche transfrontaliere e che lo smog si aggredisce con misure coordinate tra enti locali, Regioni, governi nazionali ed Europa. Sicuramente la Regione Toscana la sua parte l'ha fatta in questi anni e siamo disposti ad impegnarci per fare in futuro anche di più".
La Procura di Firenze aveva giudicato omissiva e insufficiente l'azione di Regioni e Comuni per ridurre lo smog nelle città e in particolare le Pm10. Per questo aveva chiesto la condanna. Ma ci sono polveri sottili e polvere sottili, ha convenuto il tribunale. Ci sono quelle che nascono per l'azione dell'uomo: quelle dovute ai fumi di scarico delle auto o delle caldaie, ad esempio. E ci sono polvere sottili che nascono in modo naturale, provocate dalle onde che si abbattono su una scogliera, generate dall'azione di erosione provocata dal vento e dall'acqua oppure per gli esiti di un'eruzione vulcanica e trasportate lontano dal vento.
E' difficile distinguere tra le une e le altre. Peraltro quelle naturali non sono poca cosa: almeno il 23% secondo il progetto P.a.tos., promosso tra gli altri dalla Regione e dall'Università di Pisa e Firenze. Il tribunale ha rilevato che il contributo da fonte naturale non deve essere considerato e togliendo il contributo naturale non c'è prova che i limiti siano stati superati. Di più: non sussiste neppure il superamento dei limiti di legge. A fine febbraio la giunta Martini aveva approvato un nuovo piano contro gli sforamenti da Pm10.
La delibera consente ai Comuni di intervenire in modo tempestivo per abbattere le polveri sottili e migliorare la qualità dell'aria: provvedimenti contingenti, ma anche strutturali. Sono previsti blocchi temporaneo al traffico dei veicoli più inquinanti, ma anche incentivi per l'uso dei mezzi pubblici. Alle Province spetta il compito di coordinare l'azione dei comuni che compongono il loro territorio. (di Walter Fortini ) “Piena soddisfazione per una sentenza che non solo fa chiarezza sull’effettivo ruolo svolto dagli amministratori pubblici ma che evidenzia anche l’impegno quotidianamente profuso dai Comuni e dalla Regione nella lotta contro ogni tipo di inquinamento”.
Così il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, commenta la decisione del Tribunale di Firenze che, al termine del processo per l'inquinamento atmosferico da polveri sottili, ha assolto l'ex presidente della Regione Toscana Claudio Martini, l’ex assessore regionale all’Ambiente Marino Artusa, l'ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, insieme gli altri imputati, assessori e sindaci dell'hinterland fiorentino. “I fatti imputati agli amministratori non esistono, come afferma la sentenza del tribunale – aggiunge Andrea Barducci – però esiste in tutta la sua evidenza il problema delle Pm10 che è serio e di difficile soluzione con gli strumenti ordinari.
Resta però intatta la volontà e lo sforzo da parte degli enti locali di aggredirlo nel modo più efficace”.