La crisi economica globale ha avuto un duro impatto sui paesi in via di sviluppo. Al contrario di quanto avvenuto in occasione di precedenti recessioni economiche mondiali, i paesi in via di sviluppo hanno reagito alla crisi con politiche economiche espansive autonome. La precedente stabilizzazione macroeconomica e la riduzione del debito unitamente all’aumento dei finanziamenti per la crisi del Fondo Monetario Internazionale, hanno creato in molti paesi lo spazio per politiche fiscali espansive.
Il Fondo Monetario Internazionale ha puntato a tamponare lo shock aumentando significativamente il supporto in liquidità per il 2009, favorendo politiche anticicliche e riformando i propri strumenti per i paesi in via di sviluppo. Adesso la vera sfida per questi paesi è quella di ristabilire una crescita economica e delle posizioni macroeconomiche sostenibili nella scia della crisi. L’incontro del 27 Aprile si occuperà di politiche fiscali a breve termine, di politiche monetarie e di cambio, di sostenibilità del debito e di trend globali; sarà anche un´occasione per scambiare punti di vista sull’architettura generale dello sviluppo finanziario post-crisi, considerando quindi il nesso investimento-debito-crescita, le prospettive per l’incremento del sostegno a questi paesi e il ruolo dei flussi d’investimento provenienti dai grandi mercati emergenti.
L’incontro prevede una presentazione di Christian Mumssen e Stefania Fabrizio, rispettivamente Division Chief e Deputy Division Chief del low-Income Country Division of the Strategy, Policy and Review Department dell’International Monetary Fund, seguita da una discussione introdotta dagli interventi dei Professori: Massimiliano Marcellino, Elena Carletti, Giancarlo Corsetti e Luigi Guiso, del Dipartimento di Economia dell’Istituto Universitario Europeo e dal Professor Franklin Allen della Wharton School, University of Pennsylvania. L’Istituto Universitario Europeo (IUE) di San Domenico di Fiesole – Firenze, è un’università dottorale e post-dottorale attiva nelle scienze sociali, istituita nel 1972 come organizzazione internazionale dagli Stati membri della Comunità europea.
Attualmente è frequentata da circa 600 ricercatori per il programma dottorale e da 150 fellows che frequentano il programma post-dottorale, il più vasto in Europa. L’IUE ospita il Robert Schuman Centre for Advanced Studies, un centro di ricerca interdisciplinare specializzato su tematiche europee ed internazionali. Ricercatori, docenti e personale amministrativo dell’Istituto provengono principalmente dai Paesi membri dell’Unione europea, ma non esclusivamente. Nel 2008 sono state accolte candidature provenienti da più di 100 paesi.
Questo ambiente multiculturale è unico nel suo genere e consente un'attività di ricerca e d’insegnamento che trascende le tradizioni accademiche nazionali. L’IUE ospita inoltre gli Archivi storici dell’Unione europea nella splendida sede di Villa Salviati, acquistata e ristrutturata grazie al contributo del Governo italiano.